Page 73 - Adriatico 1848. Ricerca e significato della contrapposizione marittima - Atti 25 settembre 1998
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LA CAMPAGNA NAVALE DELLA MARINA SARDA IN ADRIATICO NEGLI ANNI 1848-1849 63
Se il Comandante Generale della Marina nel periodo interessato era nomi-
nalmente il principe Eugenio di Savoia Carignano (14.9.1844 - 12.1.1851) tra il
marzo 1848 ed il settembre 1849 ben undici cambiamenti avvennero nell'incarico
di Ministro e Segretario di Stato con l'avvicendarsi di nove differenti titolari (22).
Quando fu deciso l'intervento "per soccorrere Venezia" le istruzioni al co-
mandante della Squadra navale furono quanto mai discutibili. Tuttavia furono in-
viate in Alto Adriatico, a più riprese, intervallate nel tempo, ben 17 unità, anche
se alcune furono richiamate prima della fine delle operazioni, conclusesi dopo
"la fatai Novara".
Per armare tutte queste navi, fu necessario provvedere ad un reclutamento straordi-
nario di marinai e al loro immediato imbarco, ma un provvedimento così affrettato
non concorse né alla disciplina né al morale degli equipaggi, anzi dette luogo a in-
cidenti che ebbero notevole ripercussione quando si trattò di ritirarsi dall'impresa (23).
La critica ai capi e un ordine di operazione ... multiplo
Due giorni dopo la cerimonia dell'alza bandiera, il luogotenente del Re
Carlo Alberto e comandante generale, principe Eugenio di Savoia-Carignano, "al-
lerta" la Marina con il solito proclama:
La Marina Reale è chiamata a prendere parte alla guerra che si combatte per
l'Indipendenza Italiana.
Fra poco quel corpo distinto avrà occasione di confermare in faccia all'Europa la
bella riputazione già conquistata e di corrispondere all'aspettazione d'Italia.
Il Re e la Patria ripongono intiera fiducia nel valore della Regia Marina.
Non certa "intiera fiducia" animava coloro che erano più vicini alla marina
"operativa" ed ai suoi uomini in comando.
I! Gonni (24) riporta che:
e ... ) il Governo nomina l'anuniraglio Serra comandante della Marina a Genova ed il
contrammiraglio Albini comandante della flotta che dovrà operare in Adriatico. Tali
uomini, per ragioni di vario ordine non piacquero al corpo della Marina né alla cit-
tadinanza genovese amatissima della flotta, considerata da essa come sua partico-
lare tradizionale espressione militare (25).
A riprova di ciò cita alcune lettere che il marchese Giovanni Ricci - "uf-ri-
ciale di Marina divenuto più tareli ministro della Marina nei primorcli elel Regno
d'Italia" - scriveva da Genova a Torino per il fratello, ministro dell'Interno.
Pur essendo di parte, lasciano intravedere, se non il malanimo, almeno le
grandi crepe nella omogeneità dei giudizi:
2 aprile [1848J
Sento in questo momento che hanno nominato il gen. Serra Comandante Generale
Provvisorio e dato il comando della Squadra al Gen. Albini.