Page 76 - Adriatico 1848. Ricerca e significato della contrapposizione marittima - Atti 25 settembre 1998
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                 Le  istruzioni pervengono all'ammiraglio  nello  stesso giorno della  cerimonia
             di  Genova,  il  18  aprile,  ma  non  era  finita.  Due  giorni  dopo  Cesare  Balbo,  pre-
             sidente  del  Consiglio  e  Ministro  interinale  della  Guerra  e  della  Marina  inviava
             all'ammiraglio  Albini  "istruzioni  segrete",  probabilmente  dopo  essere  venuto  a
             conoscenza  elel  blocco  di  Venezia  attuato  dalle  navi  austriache.
                 Così  riporta  Po:
                 Queste sono più  persecutorie ed ordinano alla  Squadra Sarda di  recarsi subito ver-
                 so Trieste  e  Pala,  cercare  la  squadra  austriaca,  trarla  in  suo  potere o  distruggerla,
                 cercando di fraternizznre  con gli  equipaggi nemici  composti in gran  parte di  italia-
                 ni  disposti a fraternizzare  con noi.  Dette istruzioni  però contenevano delle frasi co-
                 me  le  seguenti:  "non attaccare  il nemico se questo  fosse  molto superiore  in  forze.
                 I nostri  legni non dovranno ristare ad attaccare il nemico ogni volta  che vi  sia  pro-
                 babilitù di  successo ... " - frasi  che  risentivano delle indecisioni del Governo,  il  qua-
                 le  alla  fine  così  concludeva:  "il  discernimento  della  S.V.  m.ma  supplirù  nei  casi
                 impreveduti alla  mancanza  di  relative  istruzioni" (30).

                 Come se non bastasse già  questa  disparità  di  vedute da  parte  di  chi  gesti-
             va  le  operazioni,  il  console sardo a Venezia  in  data  20  aprile  l~lCeva pubblicare
             una  nota  relativa  alla  missione della  Squadra  Sarda,  che doveva  assicurare
                 alb  marina  mercantile  sarda  'quella  protezione ed  assistenza  di  cui  potesse  abbi-
                 sognare'  contro eventuali aggressioni  da  parte di  legni  austriaci,  da  guerra o  cor-
                 sari.  Perciò  il  Governo di Torino aveva  ordinato che la  R.  Squadra  prendesse  tosto
                 il  mare sotto gli  ordini  del cav.  Albini ed  i bastimenti  che  la  componevano fosse-
                 ro  ripartiti  nei luoghi,  nei  quali  più  utili  potesse esserne  la  presenza.  A tale  scopo
                 il  S.  Micbele e  fleroldo avrebbero incrocicchiato  nell'Adriatico,  il  Des Genenys e  la
                 Stc!/J'elta  nell'Arcipelago e  il  Daino nei  Dardanelli (31).

             Gli altri

                 I "Regi Legni" sardi non saranno i soli altori nello scenario dell'Alto Adriatico:
             c'era,  ovviamente,  la  controparte,  quella  che  fino  al  22  marzo  era  la  Imperiale
             Regia  Veneta Marina,  ormai divisa  tra  Imperiale  e  Regia - con le  unità  dislocate
             nei  porti  di  Trieste,  Pola  e  nei  sorgi tori  dalmati,  che  costituiranno  la  vera  con-
             troparte, - e  la  Veneta,  rivoluzionaria,  con  nuovi  capi  e  di  consistenza  più  mo-
             desta,  in  attesa  degli  aiuti  sardi (32).
                 Un  altro  attore che interpreterà solo  il  primo atto della  "commedia  navale"
             sarà  la  squadra  napoletana  ed  infine,  con  una  particina secondaria,  il  piroscafo
             Roma  con  qualche  altra  unità  minore  pontificia  che  rimarrà  a  costeggiare  tra
             Ancona,  il  Po  e Trieste.
                 Quali  compars ~  più  o  meno  interessate,  si  muoveranno sullo sfondo  alcu-
             ne unità delle  potenze non  direttamente  interessate al  conflitto.
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