Page 249 - Missioni Militari Italiane all’estero in tempo di pace (1946-1989) - Atti 27-28 novembre 2001
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          In  assenzJJ  del titolare degli  Esteri. Antonio Segni, che si  trovava  ancor3  al
       Pala.zzo  di  Vetro. fu  il  sottosegretnrio Russo a rispondere alle dodici  inlerroga-
       zion-i  presentate  il  giorno prima  dai  diversi  gruppi  parlamenl3ri.  Russo  iniziò
       ricostruendo l  passa~gi polilici  e  diplomatici  che avevano ponato  ull'invio  del
       "Dis~accumento Congo~ della 46' aerobrigata di San Giusto di Pisa e  all'osped:de
       da campo della Croce Rossa  mililare nella martoriala terra africana: rispondendo
       implicitamcnle a  l{omualdi.  il  souosegrelario  ribadiva  il  mandato del  Consiglio
       di S.icurezza e  le corrispondenti dipendenze gerarchiche del contingente italiano.
       Ino ltre  Russo  riassunse  ì  compili  dei  sei aerei C.ll9 da  traspono  Ci  cosiddeui
       "vagoni volanti") e,  per rispondere stavolta ai dubbi sollev:ui da alcuni esponenti
       di sinistrn  circa  t'involontaria complicità  degli italiani  nelle  logiche coJoniuliste,
       sottolineò "(. .. )  come le forze 1taliane nel Congo abbiuno compiuto, nel  periodo
       della  loro permanenza. in modo esemphHe la  loro missione umanitaria, assicu-
       rando il  rifornimento di viveri per la  popolazione civile e  per i wntingenti  mili-
       tari  detle Nazioni  Unite.  il  trasporto dei profuj:thi  e  dei coolingemi  militari.  per
       un tola!e di ore di volo 6.659 e 30 minuti: attività che  Ila  riscosso  il riconosci·
       meruo unaolme da pane delle Nazioni Unite e  deUa  stessa  popolazione  congo-
       lese".  Esaurita la  ricostruzione- invero piuuosto affrettala - dei prodromi della
       tragedia.  Russo  passò a  descrivere.  per quanro le notizie f'mo  a  quel momento
       giuntegli  lo  penneuessero.  la  dinamica  del  massacro.  l  due C.l19 erano giunri
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       all'aeroporto di  Kindu 111  novembre, con lo scopo di fornire di maleriale !ol(i-
       5tico e  betli.co le truppe de!l'ONU colà dislocate. e  di viveri le locali popolazioni.
       Gli  equipag8i  erano  stati  ca1tura1i  da  ·soldati delle  forze  armate  congolesi
       impw-ovvisamente ammutinatisi· che avevano scambiato gli italiani per mercenari
       o  paraC3dutisti  belgi al  servizio del Kat:mga.  Da  quel  momento sia  il  comando
       dei  <:aschi  blu  di  Kindu  che  le  ambasd:11e  italiane  di léopoldville  e  ai!'ONU
       avevano  tentato  una  diffìcile  trattativa con  i  capi  dei  "rapitori".  Allo  scopo di
       raffòrzare !a  mediazione,  il  15  novembre era sr:uo inviato  in Congo  il  generale
       di brigata aerea Alessandro Cenmi. l'uffidale tuuavia più che da mediaLOre doveue
       trasformarsi  in investigatore. poiché il  J6 manina l'ambasciata  italiana comunicò
       la  tragica e  immediala fine dei tredici sventurati. Esaurila la  fase ricostruttiva del
       lontano e  recente passato.  il sonosegrel3rio agli  Esteri  rispose direuamenre alle
       principali  interpe!hmze.  '11  Governo  italiano (._,) assicura di  essere  intervenuto
       nel  modo pii1  deciso presso le Nazioni Unite e  presso il governo congolese per
       ottenere l'identificazione e  la  esemplare  punizione dei  responsabili del  brutale
       eccidio. che non può essere spiegalo  né giusrifìca10 in alcuna maniern, e  percht!
       sia garantita  l'incolumità  e  la  sicurezza dei nostri connazionali,  militari e  CIVili,
       ancora  !rovantlsi  nel Congo".  A quC!Sto  proposito. e  per racit:.re in modo pani-
       cola:re le  opposizioni di destra, Russo citò la dichiarazione fatta  da Segni a  New
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