Page 251 - Missioni Militari Italiane all’estero in tempo di pace (1946-1989) - Atti 27-28 novembre 2001
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CONGO 19(\0.1961< 'ECCIDIO DI KINllU Nt;U2 HEAZIO!>'t OUI.'Ot'INIONE 1'\JlliiUCA ITAUA!>IA 239
ed assoluto nei confronti dei bianchì" (3ij). oi essere il principale respons:~bile
diretto dci massacro. Dietro ille3der congolese. Gui incJfviclu~va infine i •mandanli
morali": "gli ispiratori ideali di questo massacro. che sono la predicazione dell'odio
~tssoluto verso ttll!O ciò che è bianco, tutto ciò che è europeo, tutto ciò che è
occidentale: prcdicazione che è stata ispirata ed alimentata nei paesi di cnlore
particolarmente dal comunismo mondiale". Quindi, :.tll:t richiesta di sepoltura dei
resti delle viuime. di individunione e punizione dei colpevoli, di incbgine verso
le respon~~bilità deii'ONU e di condunna delb cultura antieuropea dei lurnum-
bisli. l'esponente democristiano :tggiungeva "( ... ) l~ denuncia ferm~. ripetutll,
:tssoluw d:t paTie nostra dei metalli di violenzu cht: il comunismo mondi3le predica
e porta nei popoli che si aff>~cci<~no all'indipendenza in Africa e in Asia" !39>.
Il comunista Giuliano Pajetta intervenne immediatamente dopo e rispose anzi-
lUtto agli :macchi del Movimento sociale: "Non d vogliamo soffermare sui rlgur-
gitì dì razzismo che sono espressi dagli eredi dl Graziani, di coloro che hanno
massacnno decine di migli:Iia di arabi in Cirenaica. tl:t quelli che non hanno il
cornggio di arruolarsi nella Legione Straniera, perché troppo pericoloso, e sono
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p:tgati per fare la Legione Straniera io Italia" <~ l. Nuovamenre si scatenò il caos
di pochi minuti prima: "Mascalzone!" gridò Caradonna a Pajetta; "Siete gli amici
d! Salazar• rispose il deputato comuni:na Nicosia rivolgendosi ai banchi del
cemro e della destra W>. Giuliano Pajel!a accusò i deputali del MSJ di essere
"vigliac<:hi" perché non avcvan.o trovato il coraggio di "schierarsi con Tschombè".
"Dall'una e dall'ùltra sponda". scrisse il "Corriere della ser3". "si è notato un
movimento di d~putati c.he V<>levano scendere nell'emiciclo per impegn:m;i in
uno scontro fisico. Ma gli energici richiami del pre.5idente e la barriera imme-
diatamente distesa da d~•e cordoni di commessi hanno evitato fonun:uameme
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che si venisse alle mani" f >. Hitornatll faticosa menu: la c:tlm;t, il deputato comu-
nista criticò l'intervento di Cui, il quale a deua di J>ajetw nttacciV:J la sinistra
congolese ma si guardava bene dal criticare il colonialismo belga o di altri stati
europei. Quindi delineò le posizioni del suo pnrtito. ribadendo qu:tnto esprcssc1
cblla stnmp:t del PCI: 1:• delJolezza deii'ONU, che ~vrebbe dovuto controll:tre
l'aeroporto di Kindu, la tragica sequenza di morti (Lumumba, Hammarskjocld)
quale prodrumo dell'eccidio, la responsabilità dei colo nialisti e del "grandi
monopoli" che sBwano fin:tnzi;mdo i mercenari e i k:llanghesi. Era necessario un
rapido ritorno alla normalftà In Congo, affinché tragedie come Kindu pmessero
essere evimte: ed era necessario concedere l';tutogoverno al l'aese. escludendo
l'Europa non solo come 'padrone" ma neppure come guida o modello: "Noi
europei non abbiamo più tanto d;l vantarcl con i negri, quando abbi:Jmo Fwnco
e Salazar, quando abbiamo i f:1scisti greci e t:tnta :tltr3 gente in circolazione a
casa nostra, per dire che siamo pHt civili di loro". Nuovamente esplose la