Page 264 - Missioni Militari Italiane all’estero in tempo di pace (1946-1989) - Atti 27-28 novembre 2001
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conclusivo di Zavoli memre Kasavubu e le altre autoritll congolesi uscivano dalla
cauedrale "si .inchineranno molte bandiere ... e molti sguardi" Cti6l. Se il mesto
commento degli inviati RAI commosse il Paese, le immagini del luogo del massacro
andate in onda nei giorni successl~'i sconvolsero i telespeuarori. Un effetto ana.logo
lo fecero i servizi giornalistici dei primi inviati della stampa che raggiunsero la
provincia del Kivu dopo il 20 novembre. Pino josca del ·corriere della sera",
trasmise le prime ricostruzioni sulla base delle interviste semi clandestine con
gli ufficiali e i soldati malesi della guarnigione di Kindu: d<ti primi resoconti
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emergevano gli agghiaccianti particolari dello scempio dei cadaveri < >. Ancora
più sconcertanle furono i servizi dell'inviato del •Giorno• Demnrdo Valli, ~ soprat-
tutto le foto che li accompagnavano. Particolare sensazione fece il lungo repor-
tage di Luigi Romcrsa per "Tempo seuimanale", che per primo riuscì a leggere i
r-.tpporti deii'ONU. dove i soldati fedelì a Gizenga venivano inchlod::ni alle loro
responsabilità (Si:ll.
Dell'eccidio di Kindu e delle indagini successh•e i giornali ilaliani si occu-
parono fino ai primi giorni di dicembre. Il 10 dicembre 1:1 notizia dell':lllacco
dell'aviazione dell'ONO al Katanga riponò lemporaneamente in primo piano il
Congo, ma non Kindu. "Non vi è dubbio", si leggeva su "Relazioni lnremazio-
nali~, "che l'inasprirsi dei rapporti tra il Governo secesslonista di ElisabethviUe e
le Nazioni Unite abbia innuito considerevolmente a cfjluire l'ansia legittlm:t del.
Governo e dell'opinione politica italillni per la punizione dei responsabili dell'eccidio
di Klndu e per garanzie di sicurczz:~ effettive nell'esercizio della missione dei
contingenti dell'Aeronautica e della Croce Rossa italiane impegnati nel Congo.
nella generale preoccupazione per le soni cfj quel dìsgrallialo paese e per le conse-
guenze della lotta impegnata dai 'caschi blu' nella provinCia secessionista" (1!9).
Anche la Camera non aveva più trovato il tempo per discutere deJI'eccidio, dopo
la lesa seduta del l 7 novembre. Il 2J novembre 1961 il deputato Spadazzi aveva
presentato un'interrogazione per conoscere la natura delle provvidenze disposte
dal Governo ai famigliari dei caduti. chiedendo inoltre di supplire alla a Lrcnza
giuridica instaurando "una perentoria certezz:~ del diriuo pensionistico per 1u11i
ì militari italiani che divengano invalidi o soccombano al servizio della ·Patria o
deii'ONU" (lXI). Lo stesso giorno Roberti e l'intero gruppo del MSI avevano depo-
sitato una mo2ione di deplorazione verso I'ONU. d1e a dieci giorni dalla strage.
non "aveva ancora mosso né un aereo ne un carro annata per tentare di so!trarre
gli aviatori italiani al barbaro massacro. non ha ancora iniziato nessuna azione
per punire i responsabili, restaurare l'onore delle bandiere deli'ONU e dell'Italia
1amo sanguinosamente offese, e neppure per recuperare quello che ancor:~ può
restare delle spoglie straziate dei nostri aviatori". Inoltre. nel preambolo il gruppo
missino s1igmati1.z.ava sia ('"inattività" del Governo italiano che la "bi2:tntina"
procedura d'inchiesta deii'ONU. Veniva quindi richiesta al governo un'azione