Page 259 - Missioni Militari Italiane all’estero in tempo di pace (1946-1989) - Atti 27-28 novembre 2001
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fanno oggi forti con smisul".lto cinismo per temare d'imporre al dramma congolese
la loro soluzione: che è quelb di riafferm3Ce con le armi. il 'diriuo' dei capit:~list i
'bianchi' a sfruuare le ricchezze del cominente nem ed il lavorn e la vita delle
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sterminate masse afri eme" (n >. Ma il manifesto riassuntivo le posizioni comuniste
sut fatti d1 Kindu fu l'articolo che MauriziO Ferrara. sono la forma di una lettera
aperta al figlio Giuliano. pubblico sul quotidiano del PCI il 22 novembre. "Perché
sono morti i nostri tredici avi:nori nel Congo?•. si domandava il dirigente comu-
nista •(. .. ) Se pme è vero che ~li esecutori materiali della slrJge di Kindu suno
stati soldati negri, a noi( ... ) deve essere chiaro che i responsabili rnor.tli dell'assas-
sinio non sono i negri, rntl sono alcuni bi~nchi. Sono cioè quei 'bìt1nchi', che,
onama anni fa, invasero il Congo e. per ridurlo in loro potere, introdussero metodi
di governo c dominio che solo a pensnrli, fanno inorridire•. ,>\nziché portare la
civiltà, come secondo Ferrara avev:1no fallo i sovietici in Kazakistan o Kirgizi-
stan. i belgi avevano lasciato il Congo nella barbarie, e forse lo avevano uhe-
riormente imbarbarito. "Sono ceni colonialisti (belgi. portoghesi, olandesi,
lng.lesi e purtroppo, anche ùaliaoi) che hanno imrodouo nei p~esi sottosvilup-
pati la ferrea regola dell'obbedienz:~ aii:J ·razza supenore·•. Tuuavia ·( ... ) d:~pper
LUHo i f:~mosi 'selvaggì', i famosi 'popoli inferiori' st:mno cacciando i loro
padroni. (. .. )E se in questi paesi talvolta acc.1dono trage<lie violente che ci Slrin-
gono il cuore. quando sì va a vedere di chi è la colpa. si scopre che se lì 'l'odio
comw il bianco' è così irruento che travolge anche gli innocenti, la colpa più
grave non è sempre di chi uccide. ma di chi ha insegnato a uccidere ( ... ). Finché
esi:.;erll un solo coloni:tlista sulla terra, la tragedia <li Kindu sl ripeterà" r<.s>.
Il Panito comunista, comunque. non si limitò all'individuazione del ·mandante
morale" del massacro. Attraverso molli reportage e inchieste •L'Unità" ribadì l't!Slm-
neilà di Amoine Gizenga e dei lumumbi.o;ti. individuando di volta in volta vari
colpevoli "direui" o comunque responsabili ùl quanto accaduto. Il 22 novembre
il quotidiano del PC! accreditò la nOlizia del partii O della tribù baluba (" Btllll-
bakat'), alleato di Gize.nga. secondo la quale l'eccidio era stato orchestrJIO dallo
.stesso governo di Léopoldville "con la tacita connivenza delle Nazioni Unite• per
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provocare e giustificare una repressione comro i baluba e i lumumhisti <9l.
Ma già il giorno dopo l'organo comunista accredit:.va un'altra lesi. quella dell'errore
umano: "Gli aviatori italiani", si leggeva in un occhiello. ·sarebbero stati scarnb1ati
per mercenari di TSchombé ìn quanto i numeri di matricola dell'aereo risultavano
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diversi da quelli U<~smessi tl:tii'ONU al comando della gu:•rnigiom: malese" l 0l.
Alcuni giorni dopo lo stesso quotidiano cit:IV'a il primo ministro di Léopoldville,
Cyrille Adoula - sospeua1o soltanto due giorni prima di essere un possibile
m:tndame - che :1ccusava a sua vohn il comando deii'ONU in Congo di avere
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proteuo e di proteggere ;~ncora gli introvabili assassini degli ilnliani l t>.
Le diverse leuure compiute dal T'Cl trovavano un riassumo nel resoconto di un