Page 27 - Missioni Militari Italiane all’estero in tempo di pace (1946-1989) - Atti 27-28 novembre 2001
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IL CUMA POLITICO  INTERNO

                                                    MARIANO  GAIIRIEl.E

           Il  10  febbraio  1947,  con  la  firma  del  Trauato dì  Pace,  l'ltali2  conclude
        formalmente  la  vicenda  della guerra.  È un  paese deluso. amareggiato c  diviso.
        Cessioni territoriali e di navi da guerra, clausole militari lìmìtativc, problemi imer·
        nazionalì insoluti, difficile siluazione interna, tutto confluisce In un'atmosfera dì
        scontento; alla positiva constatazione che, dopo tutto, la guerra è  finita, si oppon-
        gono molti aspetti negativi. Con le unghie spuntate, frustrata dal nessun consenso
        raccolto  ;~Ile  proprie  richieste  di particolare  attenzione,  l'opinione  pubblica  è
        d.isoriemata, qualcuno ha  ren[llzioni neutralisre O>,  mentre per contro una pola-
        rizzazione rapida  fa  scomparire l  partili intermedi e  indurrà l'elenorato italiano,
        il  18 aprile 1948,  ad  una scelta  netta.  La  rottura  tra  Est ed Ovest, che conduce
        alla  firma  del  trattato ddla  NATO il  4  aprile  1949.  pone fine al  primo dopo
        guecra  italiano e  fissa  nel  lunghissimo  periodo,  insieme agli  impegni europei,
        la posizione internazionale dell'Italia.
           Tutto  ciò  non  è  indolore,  poiché si  verilìca  contro  un3  forte  opposizione
        interna, che ha una base aniva  nella parte più mJ!irante della popolazione e del
        Sindacato. Se da una parte le abitudini correnti prenderanno la deriva ameriona.
        dall'altra  parte si  risponde col  sovietismo,  favorito dalla  consapevolezza storica
        dell'apporto detenninante deii'Arma.ta  Rossa  alla  vittoria sul mrzismo e del fone
        impegno dei comunisti nell:1  Resistenza  europe3 m_
           Il sovierismo  è  cosa  diversa  dal  marxismo.  Vive  e  si  nutre del  mito della
        grande Unione Sovietica, acriticamente acceuando il teorema della vita sovietica
        come categoria esemplare dell'esistenza. Si afferma, a livello popola re, un'ingenua
        trasfìgurazione della realtà che. quando è  sovietica, non può che essere perfeua.
        La  lontananza e  la  sconoscenza  fanno il  resto.  Permandoci alle  minime cose,  è
        un tempo nel quale pellicole noiosissime come "La giovane guardia" o "La canzone
        dell:1  terra  siberiana",  assurgono a  livello di  leggenda.  come  la  scalinata  dJ
        Odessa  nella "Comzzata Potemkine".
           Ma  la guerra fredda  ha  Implicazioni che  vanno al  di là  del  colore.  Nuove
        frontiere ideologiche si stabiliscono tra i cittadini all'interno del medesimo Stato,
        incrin:lndo l'identità nazionale. In una temperie simile ogni proposta del governo
        è  sospeuata  dj nascondere hocconi avvelenati. Si diChiara  di temere che il vero
        obiettivo sia  un recupero dell'imperialismo nazionale, quando non del fascismo .
        Verranno i "combaucnti della pace". per i quali essa è insidiata solo dagli "amerikani",
        col k  e dal loro accolìti, tuuf chiamati  "fascisti" W;  lo stesso concetto di libenà
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