Page 30 - Missioni Militari Italiane all’estero in tempo di pace (1946-1989) - Atti 27-28 novembre 2001
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Parlamento, dunque. si chiede solo •uno spolverino da mettere sugli atti del governo".
Allora - deduce il senatore Pastore - non sì potrnnno mandare rinforzi durante il
monsone e ciò configura un'imprudenza assai grave: poi però chieder-l provoca-
toriamente alla maggioranza se si prepara •a fare la guerra· con i 6000 uomini in
partenza m. Scoccimarro minaccia; · se i nostri soldati saranno massacrati, andremo
a dire al popolo italiano che voi siete responsabili di questo massacro•. L'8
febbraio, il provvedimento è approvato senza cambiamenti anche dal Senato (8)
Argomentazioni e toni della discussione si ritrovano puntualmente nella stampa
referente. Affiora qualche pulsione di nostalgia coloniale, ma è inevitabile così
a ridosso del pa.o;saro. Nel complesso, pubblico e stampa non militanli reagiscono
favorevolmente: l'incarico deii'ONU, da cui l'Italia è sempre fuori, potrà forse
aiutare anche il prc>Cesso di recupero del Paese.
Così nel marzo la ex-colonia passa dall'Ammlnlsuazione britannica a quella
italiana. precedendo anche il perfezionamemo del mandaro che arriva a dicembre.
l{imando alla relazione specifica la trauazionc della missione, che avrà esito posi-
tivo e migliored le condizioni della Somalia. portJndola all'indipendenza con un
buon livello di vita. Per l'lt:Jiia sar:l positiva anche la ricaduta politica, pur se
forse meno dello sperato.
Vorrei ricordare ancora la lunga intervista faua da Pietro Petrucd. invi31o eU
•paese Ser-.1", a Mohamed Aden Sheikb nel 1972. LI somalo, dirigente naziona-
lista vissuto in !UJiia con borse di studio tra ill955 e il 1961. dichiara non essere
vero che li colonialismo italiano sia stato meno pesante di altri e afferma che per
l'italiano è come l'etiopico, un nemico per i somali, i quali rifiutano te tre m:
missionari, mercanti. militari. Anche I'AmmJnistrnione Fiduciaria è un regime di
occupazione, che usa Carabinien e Celere e considera tribali g.li indigeni, provo-
cando tensioni coi "Giovani Somali". Riconosce tunavia merito per il trasferi-
mento pacifico della sovranit3 al diplomatico Anziloui. posto a capo deli'AFIS
nel 1955. Il personaggio Sheikh, assolto in un processo dall'accusa di vilipendio
alla nazione italiana perché il fatto non costituisce reato, è definito da un imer-
locutore •figlio del PCI"; lui nega, pur apprezzando: Uffil verJ critica antico1o-
Dialista si trova suii""Unità" e su -Paese Sera·, che comunque non legge per
opzione ideologica, ma perché sono giornali più vivi (9l.
È il punto di vista di un dirigente della ·soma li Youth Leag~•e", che sarà fors.:
rivoluzionaria, ma è certo imperialista quando vorril affermare la "Gr:~nde Somalia"
a spese del Kenya e dell'Etiopia.
Esprime un diverso modo eU :;cntJre., H Primo llUnisLro somalo Abdi Rasid Ali
Scermarche il13 agOSto 1960, qu:~ndo annuncia nll'ru;semblea appena eletta il propo-
sim dl ma.nteoere i r:~pporti, in primo luogo, con l'Italia cui esprime ·gratitudine::,
anche per l'impegno generoso e disinteressato assunto" di continuare l'assistenza
finanziaria e tecnica a favore deJia Somalia n o>.