Page 282 - Missioni Militari Italiane all’estero in tempo di pace (1946-1989) - Atti 27-28 novembre 2001
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270 MATTEO PAESANO
Come erJ nello stile di Dom Mimoff, appena un anno dopo. Malta firmò un tr:u-
tato con l'Unione Sovietica. QuèStO ridusse la credibilità dell'accordo stipulato con
l'Italia, tamo più che, da quel momento, l'isola si trovò a condividere e ad appog-
giare, in tutti i fori internazionali. ogni singola iniziativa sovietica nel Mediterraneo.
Da allora le rclnioni con l'Italia andarono deteriorandosi e quelle con la
Libia migliorando. Un accordo con questa fu firmato il 19 novembre 1984. Si
difendeva questo accordo richiamando la continuità geografica. i leg:uni cultu-
rali, le necessiti\ economiche (tutti aspetti che avrebbero forse avv:llor:uo maggior-
mente il trottato con l'llalia). Tn realtà la gronde innuenza esercit:lla dalla Libia
su Malta poteva essere spiegata attr:n·erso la complementarità delle visioni
geopolitiche dei due leader, Gheddafi e Mintoff. Quest'ultimo utilizzava l'nmicizi:t
qu:~si come un· arma ricauatoria contro l'Occidente, e h1 Libia, da parte sua. non
aveva mal fatto mistero della volontà di fare di Malta un avamposto per ht
raccolta di informazioni, ramo più che pmeva costituire anche una solida base
di partenza per le rivendicazìonl sulle acque del golfo della Sirte.
O;d canto suo l'lwlia aveva tenuto in quegli anni una posizione apparcnw-
mente poco lineare, determinata dalla necessità che la nostra politica estera
compisse una sintesi tra due tensioni stOriche che andavano in senso opposto:
da un lato l'appartencnzH alla CEE. alla NATO- e dunque allo schieramento
occidentale- imponeva :tll'ltalia di essere interprete delb volontà politici comu-
nitaria nel bacino mediterraneo, dall'altro abbiamo sempre rìsemìto di una voca-
zione particolare, che ci portava a essere portavoce dei problemi specifici dell'arca.
Inoltre, la necessiti\ di garontire l'approvvigionamento di petrolio e gas. b presenza
della Libia 1n1 gli azionisti FIAT e, in generale, l'interesse a mantenere in gioco
la figura stabillzzatrice di Gheddafi, ponevano seri limiti all'azione della diplo-
mazia italiana. ~ tUII:lvia, Il nostro ancoraggio all'Occidente fìnl per prevalere,
nella vicenda maltcse come in quella libica.
Nel dicembre 1984, Dom Mimo« annunciò di volersi dimettere. Il suo succes-
sore. Karmenu Mifsud Bonnici. "Dou. Zero•, come veniva soprannomìnato a Malta
per la sua asserila mancanz:1 di persunalit:l. si limitò a smor7..are i toni. mantenendo
relaz1oni con la Libia e l'Unione Sovietic:1. Con la scomparsa di Dom Minloff
d:llla scena internnionale, anche il ruolo di Malra si modificò profondamente.
ritornando ad un profilo più realistico.
1.:1 svolta nella politica di Mah::t e il suo riallin~nenro :1lle posizioni occi-
dentali risale alle elezioni del maggio 1987, quando il Partito nazionalista conquistò
34 dei 65 seggi in parl::~mcnto. li suo leader, Edward Fenech Ad:uni divenne primo
ministro. l'Iella Sll:• campngoa elettor;dc:, Adami avev<1 insistitç1 sulla nece;:ssit~ per
Malta di ri;tvvlcin;•rsi alla politica dell'Europa occidentale e di chiedere, dunque,
l'ingresso a pieno titolo ncll;• Comunlr~ europea. "Noi rifiulillmO la politica ester.•