Page 284 - Missioni Militari Italiane all’estero in tempo di pace (1946-1989) - Atti 27-28 novembre 2001
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             Per gli aspcui disciplinari normativi c giuridici entro~mbi gli organismi dipen-
          devano dal capo del  Ili Kep:Hto dello  SME.  Per l'impiego, la DIATM dipendeva
          dal  capo del  111  Reparto  di SME,  la  MICTM  d:tll'ambasciata  d'llalia  in Maha.
          lntìne.  per gli  aspeui  amministrativi  la  DIATM  dipendeva  daii'Amministr:l7ione
          Difesa. mentre  1:1  MICTM d:ll Ministero degli Affari Esteri.
             Pur essendo  formalmente sc-Jduti i  rispellivi protocolli (1983  per  la  MICTM
          e  1984  per la  DIATM) i  due organismi .!>'Volsero  il proprio lavoro fino al  lugho
          del 1988. La  loro aulvit:l  fu  sospesa  soltanto nel  periodo dj crisi delle relaziom
          italo-maltesi  (4  dicembre  1984  •  16  settembre  1985).  fatta  eccezione  per  il
          servizio SAR  che  fu  svolto ininterroHamente.
          3" Fase
             Il 14  luglio 1988. con la ralltìca  di un nuovo "Memorandum d'intesa· tdocu·
          mento  in annesso  l )  tra  il Ministero  <!egli  Affari  Esteri  mahese  ed  il Ministero
          della Oifesn  italiano,  fu costillliln la  Missione Italiana di Assistenza Tecn1co Mili-
          tare (MIATM), unico organismo  interfor:te all'estero  con a Comando  un ufficiale
          <!di'Esercito (col. s.SM) :t Ile dircue dipendenze di SMD l  R~part.a fino al 30 :1prlh:
          1995.  Dal  1°  maggio  1995 alle dipendenze <.lei  111  Reparto  di SMD.
             Il concorso  fornito  alla  Repubblica  M;lltese  si  mnterinlizza  nell'assistenza
          all'acldestrnmento del  pcn>onale  m:lltesc nei settori  e  specializzazioni dell'Eser-
          cito, Marina e Aeronautica. oltre al concorso in  interventi di genio civile :ldope-
          r:tndo m:ueri:tli e  meni militari  in dma:lione propria  della  MIATM. la Missione
          assicura  inoltre  un Servizio di Ricerca  e  Soccorso  (SAR).  inclusa  la  formazione
          del  relativo personale pilota c  specialistico.
             In base all':1r1icolo 6 del "Memorandum·. i componenti della Missione italian:t,
          nel numero massimo  di dodici  uffici.tli e  trentacinque sonufficiali,  nell'espleta-
          mento dei compiti  assegnati,  non  possono  prendere  pane  in nessun  caso  alla
          esecuzione  di operazioni  connesse  direttamente  o  indirettamente  a  situazioni
          conOiuuali  con  pac~i stranieri  e/o al  mantenimento dell'ordine  pubblico  o  ati
          ogni altra  attività di car;mere operativo militare.
             Nell'esercizio delle sue  funzioni,  la  Missione itali:ma non  può subire inter-
          ferenze da  parte dì corpi  milit:1ri c/o civili di altri paesi  strnnieri
             Nel  quadro  della  cooperazione  miliwre  itnlo-maltese  sono stati  forniti  al
          governo de  la Vallen:•  materiali d'armamento ed equipaggiamenti dismessi dal
          serviz1o  operotivo  nelle  Forze  Armate  italiane.  come  elicotteri  ed  artiglieria
          contraerei.

          Punto  di sltuazjo n c  (eventuale)
             Con  gli  Incontri  tra  le  autorità  maltesi  e  quelle  italiane,  in  ottobre  ed  in
          dicembre 2000. è  sww es:1111inat:1 la  possibilittl di inserire un plotone di f3 nteri:l
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