Page 40 - Missioni Militari Italiane all’estero in tempo di pace (1946-1989) - Atti 27-28 novembre 2001
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28                                          MASSIMO  IlE  LEONARillS

             In quello  che si us;~ definire il sistema  westfalmno, basilio cioè sulla sovra-
          ni!~ degli stati  ~: Sllila scomp:m;a  di un magistero morale c.l;t  tuui rispettuto.  qu31e
          poteva essere quello deJ  P:1pa nella respub/ica cbristlana meuievale, non sostituito
          do  una  organizzazione  internazionale uowt:J  di un pore.re  riconosciuto,  l 'essenza
          della  polìtica  intern:tzionale sra  nel1;1  lmta per il  pot,cre.  l'er i  realisti  estremi  le
          Ideologie sc,no solo  maschere delle aspirazioni di dominio dei singoli st:.ti:  per i
          realisti moderati, come  Raymond Aron,  un':.ltra componenre della politiC'3  interna-
          zlonaJe, che conclizionn  le din::~mi<:he di potemw. è la volontà di afferm::Jre il proprio
          universo di valori, la  proprin visione dell'-orcline politico equo•m. u1  ~temperatura
          ideologie:~'·  dei r;1pport1  tra  le potenze può essere più o  meno :~ha. Se i  maggiori
         :mori  internazionali condividono ~li stessi valori e  le stesse  istituzioni politiche il
         sistema è  omogeneo, la  politic:• dl potenza regna $Clvrnna, non esistono nemici d:~
         discruggere,  111a  solo rivali e  avversari, che oggi  sono talì,  ma domani  potranno
         divenire alle<Hi.  Così fu  nell'epoca della "diplomazia classica", la seconda metà del
          XVII ed il XVl11  secolo, e per gran parte  del XtX. Se  invece gli auori  princip:lli si
          rifanno a diverse we/Janscbawzgen religiose, ideologiche e poliliche. queste ultime
         condizioneranno pill fortemente la  politica di potenza. senza  peraltro riuscire mai
         a  prev;dere del  tutto.  Così  all'epoca  delle guerre di  religione e  d i  lep:mto  la
          Fmncia, pur guidata da un · ne Crisri:tnissimo",  non esitò acl allear:;i con i  IUrchi o
          i protestanti in funzione antiasburgica. Il conseJVatore Nixon non esitò :1d •uprìre"
         :111:1  Cin<1,  ric;1mbi;1to  dai  dirigenti  di  l'echino.  comunisci  sì,  ma  in  rouura  con
          Mosca.  Dal punto di vista della distribuzione del  potere, un sistema  lnt~:mnzionale
          può essere  mulr.ipolare  (come  fu  per secoli) o  bipolare (come è  soswnzialmeme
         stato uur:mte la  gu~;:rr.1  fredda).  NeJ  periodo oggeuo del convegno il siStema inter-
          nazionale era allo sresso tempo bipolare e non omogeneo. Il mondo erd diviso in
         due blocchi, contrapposti per mgioni non solo eli  potere, ma  anche ideologiche.
             Un corollario n~cc:;sario alla sovranìtà degli stati è  quello della non ingerenza
          negli affari imerni. Va sonolinemo che il principio di sovranità implic-.1  l'uguaglianza
         di fronte al diritto intemnionak di tutti gli st~u i,  gr:mdi o piccoli: il  ! C3poverso
                                                           0
          dell'articolo 2 della Q•ru dcii'ONU afferma chi! quest'ultima ·èl fo ndaia sul principio
          de!I::J sovram1  uguaglianza di tuili i suoi membri· e questo principio, precisa il capo-
          verso 7  dello st<:sso articolo, comporta  la  proibizione •d'ingerenza deii'Org:mizz:l-
          zionc nelle questioni interne di c:iascuno Swto•.!!. chiaro che !'"ingerenza umanitari<!"
          può ::J\'Venire solo comro  i  piccoli  o  i  deboli, generando  una  situazione di disu-
         guaglianza. Acceuato il principio di limitare le so"rnnltà, resta comunque il problerm.
          non d:l poco, dJ stabilire chi h:t il pott:re di decidere l'ìnteJVento e di g:•r:~ntire che
          la decisione sia deuaca cln  principi universaLi e non da imeressi dj potenza.
             Tra  il congressC> di Vienna del  IRI5 e la Grande Guerra l'organo, informale.
         che  dirigeva  la  politil.~•  imernazional.e  (del  tuuo  eurocentrica)  era  il  "concerto
         europeo".  Le  preoccupazioni  morali  non  erano  asseml,  ma erano  nctwmente
         subordinate alla politica  di potenza  e di equilibrio; la  differenza con oggi è  che
         allo.ra  lo si ammetteva più apertamente. Al congresso di Berlino del 1878 Bismarck
         esclamò: ·Si:t.mo qui per gamntire la  pace dell'Europa, oon la fellcità dd bu lgari·.
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