Page 27 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1861-1914) - Atti 24-25 settembre 2002
P. 27

ESERCITI  RISORGIMENTALI  E  VOLONTARI  GARIBALDINI
                          VERSO  L'ESERCITO  NAZIONALE


                                                             ANNA  MARIA  ISASTIA




             La  storia dei  volontari  in guerra costituisce una vicenda ininterrotta iniziata
        ai  tempi della  Rivoluzione  francese,  una storia però scritta solo in maniera molto
         parziale perché i volontari non sono stati considerati generalmente come parte di
         un processo storico (1).
             Non  è  possibile  pensare  al  fenomeno  dci  volontarismo senza  collegarlo  ad
         una  motivazione  consapevole  all'azione  che  ha  fatto  del  volontario  una  persona
         fedele  ad  un ideale per il  quale è disposto a combattere e  morire. Secondo Geor-
        ge Mosse proprio dallo status di cittadino soldato, coniugato all'entusiasmo idea-
         le del volontario dei ceti medio-alti, va  fatta derivare la  nascita del mito dell'espe-
         rienza di guerra che ha accompagnato intere generazioni maschili.  Questo mito si
         è alimentato con i tanti  diari  di  guerra,  libri  di  memorie,  carteggi  patriottici tra-
         mandati nel  tempo che hanno fatto  a lungo  ritenere che coloro che erano andati
         a fare  la guerra volontariamente fossero  nella assoluta maggioranza nobili o alto-
         borghesi, perché le  memorie giunte a noi appartengono per lo più proprio a que-
         sti gruppi sociali.  Questa iclea ha resistito a lungo tanto in  Italia guanto in Francia
         e  in  Germania.  In  realtà  i giovani  volontari  francesi  del  1792 erano in  maggio-
         ranza  borghesi,  come  lo  erano  ciel  resto  i  tedeschi  che  hanno  partecipato  alle
         guerre  cii  liberazione  contro  Napoleone  (2).  Non  c'è  dubbio  d'altra  parte  che  la
         presenza in armi di  un giovane di  estrazione nobile o altoborghese colpisse molto
         di più la  fantasia  popolare che non quella di  gente anonima e che proprio questa
         presenza facesse notizia sui giornali e nei diari privati.
             Se  passiamo poi a considerare il  periodo risorgimentale italiano non credo ci
         siano dubbi sull'importanza ciel  ruolo che in esso ricoprirono i volontari.
             Formazioni  di  volontari furono  teorizzate  da  Carlo Bianco  di  Saint-J orioz.
         Gruppi  di  volontari  furollo  organizzati  o  ispirati  da  Giuseppe Mazzini,  dall'ini-
         zio  clegli  anni Trenta alla  fine  degli  anni Sessanta.  Formazioni  cii  volontari  furo-
         no quelle che seguirono Garibaldi nel nuovo e nel vecchio continente. Accanto a



             (I)  Georgc  L.  Mosse,  Le  guerre  Il1ol1diali  dalla  tragedia  al  lI1ito  dei  caduti,  Roma-Bari,
         Laterza,  1990, p.  15. Scrive Mosse:  «la storia elei  volontari in guerra non è stata ancora scritta».
             (2)  lvi, p.16 -17.
   22   23   24   25   26   27   28   29   30   31   32