Page 255 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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NOTE SUI BILANCI MILITARI DELLA REPUBBLICA. UNA FONTE TRASCURATA
da fondi che il Parlamento aveva autorizzato ad altri scopi, e che quindi sono an-
dati esaurendosi in tempi più rapidi e per fini diversi da quelli previsti. Analoga-
mente le relazioni non tacciono che alcune delle "soluzioni" amministrative de-
lineate dalla Difesa non solo non innovano ma anzi complicano e introducono
contraddizioni rilevanti. Talune delle spese per innovazioni nei sistemi d'arma
sono infatti state adottate dal Ministero senza la necessaria autorizzazione parla-
mentare. Le procedure per i contratti (è da ricordare che la Difesa rimane anche
in questi anni la prima amministrazione pubblica in termini di contratti per acqui-
sizione di beni e servizi) lasciano ancora assai a desiderare: le relazioni parlano in
un punto di "sjstematica violazione" delle norme. La stessa nuova strutturazione
del bilancio militare, organizzato come gli altri per funzioni-obiettivo, non ha im-
mediatamente aiutato la comprensibilità dei bilanci stessi: per giungere ad un'iden-
tificazione di cosa effettivamente sia stato speso è necessario scendere alle funzio-
ni di quarto livello! Sulla stessa strutturazione dell'amministrazione centrale della
Difesa, la Corte dimostra di sospendere il giudizio, quando afferma che la coope-
razione fra l'area tecnico-amministrativa e l'area tecnico-militare appare produtti-
va non in sé ma solo "nella misura in cui" essa sia effettivamente attuata ... Peral-
tro le relazioni continuano a lamentare il forte ritardo con cui l'amministrazione
militare produce alla Corte i documenti contabili da controllare: esse mettono in
evidenza come alcuni conti relativi ad acquisti esteri legati a trattati internazionali
non siano stati autorizzati nemmeno dai sistemi di controllo interni alla Nato ...
Sulla figura giuridica forse più frequentemente utilizzata dalla Difesa nell'acquisi-
zione di beni e servizi - quella del "contratto aperto" - la Corte è poi lapidaria-
mente severa. A proposito del trattamento del personale, fra i suoi altri rilievi, si
è chiesta la relazione se era stata sufficientemente meditata l'elargizione di bene-
fici economici a cospicue fasce di ufficiali proprio alla vigilia di quelle procedure
di snelli mento dell'amministrazione militare legate alla fine della Guerra fredda.
Più in generale l'avanzamento del corpo ufficiali è stato più volte giudicato dalla
Corte come "privo di ordine sistematico" ...
Tutte queste lacune dal punto di vista dei controlli possibili paiono preoccu-
pare molto la Corte, consapevole che la Difesa - come le altre amministrazioni sta-
tali - si trova ormai di fronte ad un tornante delicato della propria storia: la ridu-
zione o quanto meno la trasformazione del carattere pubblico di servizi ed ammi-
nistrazioni. Come infatti affronterà l'amministrazione militare il sempre più fre-
quente ricorso all'esternalizzazione di alcuni servizi? sarà in grado di controllarne
la resa? parallelamente, in quale forma e misura la Difesa potrà gestire la trasfor-
mazione di alcuni servizi o laboratori in aziende appunto controllate dalla Difesa
ma votate al raggiungimento di risultati economici?

