Page 302 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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MARIANO  GABRIELE

                Il  pool  dei  trasporti  marittimi  doveva  sostenere  la  Comunità  Atlantica  se
            questa  fosse  stata impegnata in  una competizione,  militare o  non.  Questa even-
            tualità, come le crisi e le  tensioni della guerra fredda dimostrarono, non era me-
            no importante della prima. Julien Benda osserva che le democrazie sono fatte per
            la  pace,  la  quale  "è una condizione  normale  dell'umanità".  Una  guerra  pone le
            democrazie  in  "condizione preliminare d'inferiorità",  poiché esse  devono supe-
            rare difficoltà di  adattamento tra le loro caratteristiche originarie (libertà, indivi-
            dualismo, ecc.)  e  quelle  necessarie per affrontare la crisi  (disciplina, rinuncia al-
            l'idea della felicità, ecc.) (6l.  Il  possesso di  un deterrente militare credibile potreb-
            be aiutarle a scongiurare un conflitto armato,  ma in caso di  guerra non guerreg-
            giata  il  deterrente  non  serve,  mentre  la  crisi  potrebbe avere caratteri  di  grande
            pericolosità se  mirasse a modificare l'equilibrio del mondo a sfavore delle demo-
            crazie.  F:  questo  il  caso,  ad  esempio,  della  competizione  economica  mirante  a
            condizionare  lo  sviluppo  dei  paesi  in  ritardo  legandoli  strutturalmente  ad  un
            fronte globale avverso alla  Comunità Atlantica.  I trasporti marittimi sono un'ar-
            ma  fondamentale anche nella  conduzione di  conflitti  non  armati;  nella fattispe-
            cie, l'efficiente organizzazione del pool delle flotte mercantili occidentali consen-
            tiva di sfruttarne la superiorità complessiva, facendone un valido deterrent per il
            tempo di  pace.  Nel corso della storia umana quei trasporti sono stati mezzo pri-
            mario per la  costruzione e l'espansione del  benessere, ora promesso a tutti  e di-
            venuto tema centrale della lotta che si  era aperta nel  pianeta (7).
                Tutto questo stava bene. Ma il  Planning Board far Ocean Shipping, estenden-
            do il  suo raggio d'azione alle marine mercantili dei paesi associati, avrebbe impe-
            gnato solo le  navi  che battevano la  bandiera nazionale dei  paesi  membri dell'Al-
            leanza, chiamate in  prima battuta a sostenere gli  impegni  derivanti  dal  Patto.  Le
            navi sotto bandiera di comodo, ossia la maggior parte della marina mercantile sta-
            tunitense, sarebbero rimaste fuori.  Né tale situazione appariva compensabile dal-
            la quota non americana delle flotte Panlibhonco, che faceva capo ad armatori gre-
            ci,  britannici,  francesi,  olandesi,  italiani,  tedeschi  e  norvegesi,  ciascuno  per una
            frazione non significativa rispetto al  problema centrale della proprietà americana.
            Va  peraltro notato che le motivazioni della scelta erano in genere meno confessa-
            bili  per gli  europei che  per gli  statunitensi, i quali non avevano alcuna ragione di
            allontanarsi  dagli  standard più  elevati  in  tema  di  sicurezza  e  possedevano  sotto




                (6)  ]. Benda,  Le democrazie alla prova,  Roma, Einaudi,  1945, p. 5-9.
                (7)  Con buona pace di Federico Nietzsche, secondo cui "l'uomo veramente libero disprez-
            za  i miserabili  istinti  della felicità;  calpesta quel benessere immondo che vagheggiano i droghie-
            ri, i cristiani, le donne, le  mucche, gl'inglesi e tutti i democratici" (Crepuscolo degli idoli, II,  17).
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