Page 89 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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        l:OPINIONE  PUIlI\LICA E LE  CLAUSOLE  DEL  TRAITATO  DELLA  PACE  DI PARIGI


        l'incompletezza  delle  notizie  provenienti  dalla  cittadina  tedesca  viene  ribadita  e
        quasi stigmatizzata (,'Solo oggi", si legge sul numero del Corriere del 22 luglio "do-
        po sette giorni,  raccogliendo  notizie da varie  fonti,  è  possibile fare  un  quadro ab-
        bastanza esatto, anche se  incompleto, dei  lavori  della conferenza"), ma  traspare il
        primo segnale di disponibilità e di clemenza da parte delle tre potenze vincitrici, so-
        prattutto da  parte degli  Stati  Uniti  che sembrano apprezzare la  poco più che for-
        male dichiarazione di guerra italiana al Giappone: non solo si  ventila un rapido in-
        gresso del Paese quale membro "a parità di condizioni" delle Nazioni Unite, ma ad-
        dirittura il  diritto di  avere "forze militari  per la  propria difesa" (5).  Anche Il Popo-
        lo  Sovrano,  quotidiano del  Partito repubblicano, riporta un dispaccio dell'agenzia
        lnternational News  Service  che conferma la  volontà, emersa nel corso del  vertice
        da parte dei tre "Grandi" di  trasformare l'Italia "da cobelligerante a membro delle
        Nazioni Unite",  anche se, continua l'organo del  Pri,  sarà assai  probabile una  pre-
        messa rappresentata da una trasformazione istituzionale del  Paese e la cacciata del-
        la Casa reale compromessa con il  fascismo (6).  In un successivo articolo il  quotidia-
        no repubblicano evocherà inoltre, ed è una delle prime volte che ciò accade, la que-
        stione della Venezia Giulia come possibile oggetto di una complicata vertenza futu-
        ra  tra gli  occidentali e  l'Unione Sovietica.  Il  ragionamento è del tutto ipotetico e,
        in ogni caso, permeato da una cauta fiducia  nel  futuro (7).
            Il  moderato ottimismo del  Corriere  e dell'organo del  Pri  viene immediata-
        mente  stroncato da una notizia  raccolta  dal  quotidiano  socialista Avanti!, che
        pubblica il  24 luglio un piano statunitense per la sottrazione delle colonie all'I-
        talia, con la  Tripolitania alla Francia, la  Cirenaica alla Gran Bretagna, il  Dode-
        canneso alla Grecia e l'Eritrea a un'Etiopia definitivamente reintegrata nei suoi
        confini  precedenti  il  1935.  Il  quotidiano socialista aggiunge che ulteriori indi-
        screzioni  parlano  esplicitamente  di  "mutilazioni  metropolitane"  a  favore  di
        Francia e Jugoslavia.  Da notare, in questo frangente,  l'assenza di  notizie analo-
        ghe  sul  quotidiano  comunista:  ['Unità  riporta  pedissequamente  i  dispacci  d'a-
        genzia provenienti da Potsdam ma evita sia di  stigmatizzare la lontananza italia-
        na  dai  tavoli  delle  trattative sia  di  denunciare eventuali spoliazioni.  La  stampa
        borghese, e in primis il  quotidiano di  via Solferino e la torinese Nuova Stampa



           (5)  "Lo  «status»  dell'Italia  nelle  discussioni  di  Potsdam",  in:  Corriere  d'Informazione,
        22 luglio 1945, p.  1.
           (6)  "Nel «sacro recinto» di  Potsdam Stalin e Churchill si guardano di traverso", in:  Il Popo-
        lo Sovrano, 21-22 luglio  1945, p.  1.
           (7)  Go.Mar.,  "II  problema  della  Venezia  Giulia",  in:  Il  PO!JOlo  Sovrano,  23-24  luglio
        1945, p.  1.
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