Page 137 - 150° Anniversario II Guerra d'Indipendenza - Atti 5-6 novembre 2009
P. 137
i finanzieri nella campaGna del 1859 137
I finanzieri nella Seconda Guerra d’Indipendenza
Cap. Gerardo Severino
er comprendere meglio l’importanza del ruolo avuto dai Finanzieri nel
P corso della Campagna militare del 1859, occorre ricordare che, allo
scoppio delle ostilità, l’Esercito piemontese si predispose per assumere un
mero atteggiamento difensivo, onde contenere un eventuale urto nemico, pur
di permettere all’Esercito francese, il quale stava raggiungendo il Piemonte
attraverso il Monginevro ed il Cenisio, oltre che via mare, di radu narsi nella
zona di Alessandria. In tale ottica, la dislocazione delle Brigate doganali
lungo i confini del Regno, così come la perfetta conoscenza dei luoghi, da
parte dei Finanzieri che vi prestavano servizio, si rilevarono essenziali per le
successive manovre delle Grandi Unità piemontesi.
Fu, quello, un periodo critico, durato sino al 17 di maggio e di cui, per
fortuna, il maresciallo austriaco Franz Giulay non seppe appro fittare. La sua
offensiva, iniziata col passaggio del Ticino, fra il 29 e 30 aprile, procedette lenta,
senza un obbiettivo preciso e costante, finché, conosciuta la concentrazione
francese tra Novi e Tortona, il Generale si ritirò in Lomellina, abbandonando
ogni velleità di attacco.
I combattimenti di Montebello (20 maggio), di Vinzaglio, Confienza
e Palestro (30-31 maggio) obbligarono gli Austriaci a ripiegare sul Ticino.
La vittoria di Magenta (4 giugno), nell’aprire la via su Milano agli alleati,
determinò nel generale Giulay, più scoraggiato che bat tuto, la decisione di
ritirarsi nuovamente e prendere posizione dietro il Chiese, in attesa della nemesi
di Solferino e San Martino: ciò mentre in alcuni Stati Italiani sventolava al
vento della Rivoluzione e della vittoria la bandiera tricolore.
Il resto è storia nota. La 2^ Guerra d’Indipendenza si concluse, infatti, il
12 luglio 1859, sebbene con non poche polemiche e delusioni riguardo al
comportamento degli alleati francesi. Nel permettere il ricongiungimento
della Lombardia al Regno di Sardegna, la campagna militare rappresentò
comunque la base di partenza per la futura costituzione del Regno d’Italia,
per la realizzazione della quale si batterono, con valore e determinazione
centinaia e centinaia di Fiamme Gialle, come ricorderemo in avanti.
Fin dal 18 aprile ’59, il Ministro della Guerra La Marmora aveva avvertito
i comandanti delle Divisioni Militari di Alessandria e Genova che in caso