Page 52 - 150° Anniversario II Guerra d'Indipendenza - Atti 5-6 novembre 2009
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52 150° anniversario della ii Guerra d’indipendenza. atti del conveGno
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piccolo Regno di Sardegna . Il trattato di alleanza con la potenza d’Oltralpe,
frutto dell’incontro segreto del 21 luglio 1858 a Plombières (Svizzera) tra lo
stesso Cavour e l’imperatore dei Francesi, vincola l’aiuto francese al Regno
sardo; solo nel caso di un “atto aggressivo dell’Austria” contro quest’ultimo,
prevede anche un’apposita convenzione militare, ripartita in sette articoli.
Questa convenzione stabilisce che i francesi devono impiegare 200.000 uo-
mini, mentre i piemontesi 100.000 (art. 1); che le province italiane annesse
saranno dichiarate sotto il controllo militare del re Vittorio Emanuele II (art.
2); che il comando supremo di tutte le operazioni è assegnato a Napoleone
(art. 3); che i volontari saranno inquadrati in unità regolari senza l’impiego di
corpi franchi (artt. 4 e 5); che Genova viene prescelta quale base logistica per
le truppe francesi le quali, con precise modalità, usufruiranno delle requisizio-
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ni (artt. 6 e 7) ; Si accenna anche all’impiego della flotta franco-piemontese
nell’Adriatico, che dovrà cooperare con le operazioni terrestri.
Sotto la guida del generale Alfonso La Marmora, ministro della guerra sar-
do dal 1849 al 1859, viene profondamente rinnovato l’apparato dell’Esercito
sabaudo .
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Per prima cosa è potenziata l’organizzazione scolastica militare per i qua-
dri. Ricostituita la scuola di cavalleria di Pinerolo e la scuola di fanteria a
Ivrea; la scuola complementare di artiglieria e genio sostituisce la scuola di
applicazione per le armi dotte. Si istituiscono i collegi di Asti e il battaglione
dei figli dei militari, dal quale viene selezionato un certo numero di allievi
ufficiali all’Accademia e di sottufficiali ai corpi. Istituite tredici scuole di to-
pografia e attivati corsi di lingua francese per ufficiali e sottufficiali di fanteria
e cavalleria; promossa anche la cooperazione interarma (corsi di equitazione
per ufficiali di fanteria e di stato maggiore, presenza di ufficiali di fanteria alle
1 F. valsecchi, l’unificazione italiana e la politica europea. Dalla guerra di Crimea
alla guerra di Lombardia (1854-1859), Milano 1939; f. curato, Preparazione poli-
tica-diplomatica della guerra del ’59, in Milano e la guerra del 1859, Milano 1959,
pp. 83-109; e. di nolfo, Europa ed Italia nel 1855-1856, Roma 1967; G. candeloro,
Storia dell’Italia moderna, Vol. IV dalla rivoluzione nazionale all’unità 1849-1860,
Milano, 1964 (4ª ed.), pp. 146-354; m. montanari, Politica e strategia in cento anni,
Vol. I Il periodo risorgimentale, Roma 1996, pp. 299-343.
2 comando del corpo di stato maGGiore- ufficio storico (a cura di e. falcon, b.
civalleri, c. rocca, a. cavaciocchi), La guerra del 1859 per l’indipendenza d’Italia,
Vol. I Documenti, Roma Società editrice laziale, 1910, doc. 17, pp. 23-24.
3 f. stefani, La storia della dottrina e degli ordinamenti dell’Esercito italiano, Vol. I
Dall’Esercito piemontese all’Esercito di Vittorio Veneto, Roma 1984, pp. 73-87.