Page 85 - 150° Anniversario II Guerra d'Indipendenza - Atti 5-6 novembre 2009
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le operazioni navali nella campaGna del 1859 85
sviluppo delle operazioni terrestri, che avrebbero
dovuto portare all’occupazione del Veneto e,
quindi, ad investire Venezia contemporanea-
mente da terra e dal mare.
Da parte austriaca l’Arciduca Mas simi-
liano, fratello dell’Imperatore Francesco na,
ordinò innanzitutto il rientro delle unità de-
stinate oltremare; tra di esse vi era la fregata
Arciduca Federico, dislocata in Marocco fin
dal 1858 e comandata dal C.F. Teghettoff,
uomo che qualche anno più tardi avrebbe as-
sunto un’amara notorietà per il neonato Regno
d’Italia, quando al comando della flotta austria-
ca fu il protagonista della disfatta italiana a Lissa.
Successivamente le navi furono impiegate tra
l’Istria, la Dalmazia e la costa veneta per rifor- Capitano di Fregata
nire di truppe Venezia, al tempo non ancora Wilhelm von Teghettoff.
raggiunta dalla ferrovia, operazione questa che
terminò nella metà di maggio, dopodiché tutte le attività furono praticamente
sospese e la flotta si ritirò nei propri porti, in particolare della costa istriana e
dalmata. La Marina austriaca compì inoltre ogni sforzo per fortificare la costa,
la laguna ed i suoi passi, attraverso la
posa in opera di centinaia di cannoni
e di ostruzioni di vario tipo. Molte na-
vi costiere furono inoltre concentrate
nella laguna veneta, mentre nei punti
sensibili dei canali dalmati furono di-
slocate batterie galleggianti.
A fine giugno le Divisioni nava-
li franco-sarde giunsero ad Antivari
(l’odierna Bar, principale porto del
Montenegro, allora sotto il dominio
dell’Impero Ottomano), ove l’Ammi-
raglio Desfossés dispose, nei riguardi
delle forze sarde, l’aggregazione del
Vittorio Emanuele e del Malfatano
Teatro dell’operazione navale.