Page 88 - 150° Anniversario II Guerra d'Indipendenza - Atti 5-6 novembre 2009
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88           150° anniversario della ii Guerra d’indipendenza. atti del conveGno



























                 Regia Nave Carlo Alberto

                 delle ostilità, sospensione richiesta dall’Imperatore austriaco fin dal 5 luglio e
                 concretizzatasi poi il giorno 11 con l’armistizio di Villafranca.
                   Stupore, rammarico ed amarezza si manifestarono tra gli Ufficiali e gli
                 equipaggi delle navi franco-sarde per il vero e proprio colpo di scena che po-
                 neva la parola fine alle operazioni navali proprio nel momento d’inizio delle
                 operazioni conclusive. Le due Squadre navali rientrarono quindi a Lussino
                 ove si separarono; quella sarda fece rotta per La Spezia, ove giunse il 30 lu-
                 glio.
                   Malgrado l’improvvisa cessazione delle ostilità, la spedizione in Adriatico
                 non fu inutile per la Marina sarda, che di lì a poco (meno di due anni) unendo-
                 si principalmente alla Marina napoletana, sarebbe diventata la Regia Marina
                 italiana. Integrata la sua Divisione nella ben più potente Squadra francese,
                 infatti, le forze così riunite avevano conseguito l’immobilizzazione nei porti
                 delle forze navali austriache, conseguendo così il dominio dell’Alto Adriatico.
                 Ne era conseguita la cessazione dei trasporti di truppe, armi e rifornimenti via
                 mare all’esercito austriaco nella Pianura Padana, mentre la minaccia fran-
                 co-sarda contro le coste dalmato-istriane vi aveva colà trattenuto un numero
                 di armati valutato intono alle 60.000 unità. Inoltre la pressione esercitata su
                 Venezia e la minaccia alla linea di ritirata dell’esercito austriaco avevano sen-
                 za dubbio contribuito all’accettazione dell’armistizio da parte dell’Imperatore
                 Francesco Giuseppe.
                   Infine la Marina aveva rinnovato a breve scadenza le esperienze logistiche
                 già provate durante la spedizione in Crimea, rinforzando conoscenze e valu-
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