Page 167 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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La strategia navaLe britannica neL Mediterraneo e L’unificazione itaLiana 167
baldine, ormai in vista della
città. Ed è a Goodwin che, di
fronte alla risposta negativa
di Mundy, Lanza si rivolge,
lo stesso giorno, per solle-
citare – senza successo – un
ripensamento da parte del
22
contrammiraglio .
Fino alla caduta di Palermo
(6 giugno 1860), l’Hannibal
e il suo comandante rimase-
ro, comunque, al centro del
reticolo di contatti destinato
a sfociare nell’armistizio del
30 maggio e nel successivo
ritiro delle forze borboniche
dalla città. Come lo stesso
Mundy avrebbe osservato,
la richiesta di Lanza del 28
maggio che gli ufficiali na-
poletani diretti a bordo della
Hannibal in missione diplo-
matica beneficiassero della
protezione della bandiera
britannica per percorrere in
sicurezza le strade della città,
anche se in un primo momen-
to non parve condurre a risul-
tati concreti, “sgombrava il
H. M. S. Hannibal 1855
campo da ogni ambiguità. Il
grande desiderio era un mio intervento personale. La posizione delle Regie
truppe era evidentemente compromessa, anche se non abbastanza da spingere
22 Anche le vicende della collaborazione fra Mundy e Goodwin a Palermo sono descritte det-
tagliatamente in R. Mundy, H.M.S. “Hannibal” at Palermo and Naples, cit., pp. 73 ss.;
sui rapporti fra Mundy ed Elliott a Napoli cfr. ivi, pp. 198 ss.; per una valutazione comp-
lessiva dell’azione di Goodwin ed Elliott nel quadro complessivo della politica britannica
cfr. O.J. Wright, British Representatives and the Surveillance of Italian Affairs, 1860–70,
“The Historical Journal”, LI (2008), n. 3, pp. 669-687.