Page 215 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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Alle origini dell’e. i.: gli eserciti degli stAti preunitAri e rivoluzionAri 215
lia è sorta dal sangue
di quei giovani
volontari, dal corag-
gio che muoveva
l’animo di quei tanti
giovani che, in nome
di un’Italia unita, si
imbarcarono in
un’avventura che a
molti di loro costò la
vita per un’ideale di
nazione sovrana, non
soggetta al dominio
straniero; Garibaldi
ne era consapevole.
Quei Mille volontari
furono sempre ben
difesi da Garibaldi, il
primo artefice di quel
periodo, l’eroe che
unì anche i due mondi
nazionali nord e sud,
sotto un’unica ban-
diera, un unico Re.
Nelle memorie del- enrico Cialdini
l’Eroe dei due mondi,
raccolte in un’opera postuma “I Mille”, si evince la profonda delusione ed
invettiva contro coloro che politicamente offuscavano il sacrificio di quei
volontari. Non per niente la prefazione di quest’opera che risale al 21 genna-
io 1873, sempre a firma di Garibaldi, è dedicata “Alla Gioventù italiana”,
futuri testimoni, detentori e custodi dell’unità.
Allo scopo di far scomparire questo clima pregiudizievole e a far placare
gli animi, oltre che politicamente pericoloso, cercando di eliminare le diffi-
coltà nella fusione dei due eserciti, si devono prendere in riferimento come
primo atto la relazione del ministro Della Rovere proposto al Re, emanato in
decreto in data 27 ottobre 1861 e il decreto del 27 marzo 1862, documenti di
alta dignità morale e politica, di soddisfazione ai diritti acquistati dai volon-
tari sui campi di battaglia.
La fusione materiale dei due eserciti, regolare e volontari, portò a compi-