Page 216 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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216           Il RIsoRgImento e l’euRopa. attoRI e pRotagonIstI dell’unItà d’ItalIa.


            mento  efficacemente  l’opera di unificazione  morale  dell’esercito  italiano.
            Usando le parole del ministro Petitti nella relazione al Re


               “… il governo è persuaso che l’Esercito regolare riceverà con cordiale e
            fraterna accoglienza questi valorosi volontari e che, scomparendo oramai
            ogni traccia di divisione, una sola sarà la mente degli ufficiali italiani ed
            unanime sarà in tutti lo spirito di abnegazione, l’amore al servizio, l’osser-
            vanza della disciplina e l’indiscussa devozione al Re e alla Patria.”
               In questo breve pensiero si conclude la vicenda dell’unità d’Italia e il
            lungo riconosciuto contributo delle armate volontarie, formate da cittadini di
            un’unica nazione. La sacra falange di Mille volontari  che, durante e dopo i
            fortunosi avvenimenti di quel periodo, fecero parte maggiormente nell’Eser-
            cito italiano, portarono sempre forza del loro ardente patriottismo ed indomi-
            to valore, spinti all’unisono da un unico anelito: l’amore per l’indipendenza
            e la libertà dell’Italia unita.








            eSercito Sardo del 1859-1860 (dall’ordinamento lamarmora
            all’ordinamento fanti)
            l’ordinamento lamarmora e la campagna del 1859
               Sotto la guida del generale Alfonso La Marmora, che fu ministro della
            guerra sardo dal 1849 al 1859, fu profondamente  rinnovato  l’apparto
            dell’esercito sabaudo.
               Per prima cosa fu potenziata l’organizzazione  scolastica  militare  per i
            quadri; fu ricostituita la scuola di cavalleria di Pinerolo e la scuola di fanteria
            a Ivrea, la precedente scuola di applicazione per le armi dotte fu sostituita
            dalla scuola complementare di artiglieria e genio, furono istituiti i collegi di
            Asti e il battaglione dei figli dei militari da cui veniva selezionato un certo
            numero di allievi ufficiali all’Accademia e di sottufficiali ai corpi. Vennero,
            inoltre, istituite 13 scuole di topografia e attivati corsi di lingua francese per
            ufficiali e sottufficiali di fanteria e cavalleria, fu promossa anche la coopera-
            zione interarma (corsi di equitazione per ufficiali di fanteria e di stato mag-
            giore, presenza di ufficiali di fanteria alle scuole di tiro d’artiglieria) e l’istru-
            zione  dei sottufficiali  e graduati  attraverso  il  potenziamento  delle  scuole
            reggimentali per l’istruzione primaria, la ginnastica e i principi di arte milita-
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