Page 210 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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            e delle Legazioni fu ripartito nella Divisione militare delle provincie mode-
            nesi e parmensi e nella Divisione militare delle Romagne, la prima sotto il
            comando del generale Mezzacapo, la seconda sotto quello del generale Rosel-
            li. Dai comandi delle due divisioni dipendevano le truppe stanziate nei rispet-
            tivi territori e i 3 comandi di frontiera, istituiti con lo stesso ordine del giorno
            del 12 dicembre: il comando delle Marche (dalla foce del Tivullo a Cervia),
            quello del litorale adriatico (da Cervia alle Bocche del Po) e quello del Po (fra
            le foci del Panaro e del Crostolo). Il comando di Ferrara (tratto del Po, dal
            Bondeno  al  Mare),  dipendeva  invece  direttamente  dal  comando  generale
            delle Truppe della Lega dell’Italia centrale. Il 31 gennaio 1860, poco prima
            della sua incorporazione nell’Armata sarda, l’Esercito della Lega dell’Italia
            centrale era formato, dal Comando generale, da cui dipendeva direttamente il
            Comando di frontiera di Ferrara, dalla Divisione militare territoriale  delle
            Romagne (9ª Divisione italiana, Divisione della frontiera delle Marche, Bri-
            gata Ferrara e altre minori unità) e dalla Divisione militare territoriale di
            Modena-Parma (Brigate: ravenna, bologna, reggio, Parma). Il 25 marzo.
            1860, in seguito all’annessione  della  Toscana e dell’Emilia  Romagna  al
            Regno di Sardegna, le Truppe della Lega dell’Italia centrale venivano incor-
            porate nell’Armata sarda. Si inserirono così , con numerazione progressiva
            dal 29 al 50, che continuava l’ordine dei reggimenti di fanteria piemontesi già
            esistenti (dal 1° al 18°), altri 22 reggimenti, raccolti in 11 brigate (4 toscane:
            Pisa, Siena, livorno e Pistoia; 7 emiliane e romagnole: ravenna, bologna,
            Modena, Forlì, reggio, Ferrara e Parma).

            eSercito meridionale.
               Garibaldi, con ordine del giorno 19 luglio. 1860, costituì in Sicilia, l’Eser-
            cito meridionale. Questo venne formato dal primo nucleo dei Mille, rinforza-
            to dai volontari del Regno delle  due Sicilie  e dalle  successive spedizioni
            guidate da Anetta, Corte, Medici, Cosenz, Sacchi e Malchini. Nel novembre
            1861, prima del suo definitivo scioglimento, era costituito da uno stato mag-
            giore generale (generale Sirtori), da 4 divisioni (15ª, 16ª, 17ª, 18ª) numerate
            da 15 in poi seguendo la numerazione di quelle dell’esercito regolare sardo,
            da 1 brigata d’artiglieria e 1 di cavalleria, da reparti di carabinieri, da legioni
            straniere (ungheresi, inglesi) e corpi irregolari, per un totale di 1.746 ufficia-
            li e 22.574 soldati. La 15ª Divisione, comandata dal generale Türr, era forma-
            ta da 6 brigate che prendevano il nome dal proprio comandante (Sacchi, Eber,
            La Masa, De Giorgis, Spangaro e Fabrizi). La 16ª Divisione, comandata dal
            generale Cosenz, era formata da 2 brigate (Assanti, Milviz). La 17ª Divisione,
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