Page 227 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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Alle origini dell’e. i.: gli eserciti degli stAti preunitAri e rivoluzionAri 227
Ogni divisione di fanteria allineava:
- 2 brigate di fanteria, su 2 reggimenti (2700-3000 unità ciascuno c.a) di 2
battaglioni ciascuno;
- 3 batterie di artiglieria ( 50 unità e 6 pezzi ciascuna);
- 2 battaglioni di bersaglieri (2000 unità ciascuno circa);
- 1 compagnia del genio ( 160 unità c.a).
La divisione contava fra i 9000 e i 10.500 uomini circa.
La divisione di cavalleria schierava:
- 4 reggimenti di 2 brigate da 2 reggimenti (900 unità ciascuno circa); su 6
gruppi di squadroni ciascuno;
- 1 brigata su 2 batterie a cavallo ( 45 unità e 6 pezzi ciascuna).
La divisione contava fra il 3.500 e i 3.700 uomini c.a.
Ad ogni Corpo d’Armata erano inoltre assegnati:
- 2 reggimenti di cavalleria, di lanceri o cavalleggeri;
- truppe sussidiarie del genio (zappatori, amministrazione, treno d’armata);
- 1 squadrone guide.
Il Corpo dei Reali Carabinieri si componeva di:
13 legioni territoriali ognuna delle quali su:
- 36 divisioni (di entità e funzione diverse da quelle precedentemente
descritte);
- 103 compagnie o squadroni;
- 103 luogotenenze o plotoni;
- 1 legione allievi.
Ogni legione contava fra i 900 e i 1.800 uomini, ma la forza media era di
poco superiore al migliaio.
Quanto all’equipaggiamento, la riforma Fanti introduceva alcune signifi-
cative migliorie. Abbandonato l’antiquato moschetto ad anima liscia Mod.
1844, venne adottato il modello Mod. 1860 a canna rigata, come pure il parco
d’artiglieria venne ammodernato con l’adozione di pezzi a canna rigata.
La volontà del Fanti di conferire omogeneità e rigore al nuovo esercito, si
manifestò anche nell’adozione, per tutta la fanteria di linea, di “una stessa e
sola” divisa, con la sola eccezione dei granatieri, come Fanti stesso esplicitò
nella premessa al decreto del 22 marzo 1860. Tale decisione portò grandi
benefici nella economicità e rapidità di approvvigionamento per il vestiario
militare, e conferì all’Esercito Italiano, per circa un cinquantennio, una pro-
pria tipica esteriorità: giubba bleu in panno bigio-bleuté e berretto a busta di
uguale colore, con pantaloni grigio-celesti di panno bigio tournon.