Page 231 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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V. EmanuElE II, CamIllo  CaVour  E manfrEdo fantI. dal Po al Volturno  231


                  Nessuno può dire che gli italiani starebbero meglio se l’Italia fosse ancora
               divisa  in sette staterelli  direttamente  o indirettamente  dominati  da corone
               straniere. Manca la controprova. Anziché interrogarsi su quanto non è acca-
               duto è più importante ripercorrere gli avvenimenti e vedere quando, perché e
               con quali criteri e metodi nacque effettivamente il futuro regno d’Italia. Tutto
               avvenne in pochi giorni, quando il governo di Torino decise il colpo di mano
               per sottrarre a Pio IX la sovranità sulle Marche e sull’Umbria, la cui apparte-
               nenza allo Stato Pontificio sino a quel momento non era  messa in discussio-
               ne da nessuna potenza europea.

               dal po al volturno.
                  Il passo definitivo  verso l’unità  d’Italia  venne compiuto da  Vittorio
               Emanuele II tra fine agosto e fine settembre del 1860. In quei due mesi venne
               giocata  la partita  decisiva.  I suoi protagonisti  non furono Garibaldi  e
               Francesco II di Borbone, i circa 20.000 volontari al seguito del Generale  e
               l’esercito  del regno delle Due Sicilie.  Il grande racconto dell’unificazione
               nazionale è prevalentemente incentrato sulla spedizione dei Mille, sull’opera
               di Garibaldi, dei volontari e dei politici che accorsero a
               Napoli per dirottare l’ “impresa” verso gli ideali
               coltivati per decenni. Giuseppe Mazzini sperò
               di cavarne la repubblica italiana, Carlo
               Cattaneo la federazione, qualcun altro
               mirò  a  farne  sprizzare  le  scintille  del
               socialismo. Nella fantasia e nella memoria
               diffusa, che resiste al progresso degli studi
               storici, furono Garibaldi  e i garibaldini  a
               unire  l’Italia.  La  realtà  invero  fu diversa.  A
               coronare l’opera fu  Vittorio Emanuele II,
               affiancato dal primo ministro Camillo Cavour.
               A imprimere  la memoria  del Sessanta sono
               ancora opere diaristiche e narrative sulla spe-
               dizione dei Mille. “Da Quarto al Volturno”
               non è solo il titolo delle noterelle di
               uno  dei  Mille, cioè  di  Giuseppe
               Cesare Abba  ma è anche anche
               un motto che dà nerbo al racconto
               dell’unificazione. Non esiste

                                    Carlo Cattaneo
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