Page 232 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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232 Il RIsoRgImento e l’euRopa. attoRI e pRotagonIstI dell’unItà d’ItalIa.
alcuna opera altrettanto famosa sull’impresa davvero risolutiva: l’invasione
dell’Umbria e delle Marche da parte dell’esercito di Vittorio Emanuele II.
Mentre i Mille vennero celebratati come Rivoluzione nazionale, la conquista
di due delle tre regioni dello Stato pontificio da parte del re venne lasciata in
ombra, come ci si dovesse e ci si debba vergognare dell’impresa. Altrettanto
vale per la fase successiva, quasi risucchiata nella battaglia del Volturno, che
fu una battaglia d’arresto e, contro la realtà dei fatti, viene elevata a vittoria
definitiva.
In effetti l’avanzata di Vittorio Emanuele II fu una clamorosa violazione
di tutte le norme che regolavano gli Stati Anche quella di Garibaldi lo era
stata e lo rimaneva, ma il Generale ufficialmente giocava in proprio. Nessuno
lo riconosceva. Cosa ben diversa era la spedizione di un sovrano contro uno
Stato sovrano, lo Stato pontificio, per andare ad abbattere un terzo sovrano,
Francesco II di Borbone, ancora riconosciuto dalla generalità delle capitali
straniere.
Quella manifesta irregolarità fu all’origine dell’imbarazzo che ha circon-
dato la spedizione di Vittorio Emanuele II, finita ai margini della memoria,
per non dispiacere alle corti e soprattutto per non inasprire il conflitto che ne
nacque tra il re e il papa, tra la Chiesa di Roma e lo Stato nascente, tra i
cattolici papisti e i liberali unitari, che a loro volta erano cattolici praticanti
ma calpestavano i diritti del Pontefice sovrano (o del Papa-re, come si diceva
con una punta polemica da parte degli anticlericali militanti).
Per tutti quei motivi la pagina fondamentale dell’unificazione è stata ripie-
gata, ridotta ai minimi termini. Gli eventi di quelle settimane convulse ven-
gono solitamente narrati secondo i diversi territori nei quali si svolsero. Per
capirne il filo conduttore, il significato complessivo e finale, occorre invece
attenersi alla sequenza cronologica, quella dei suoi protagonisti che vissero
giorno per giorno quel breve periodo, entusiasmante e spasmodico.
l’antefatto
L’antefatto è noto, ma va sinteticamente ricordato per completezza espo-
sitiva. Il 5 maggio Garibaldi era salpato da Genova verso la Sicilia. L’11
sbarcò a Marsala. Il 15 sconfisse le truppe di Francesco II a Calatafimi e si
aprì la strada verso Palermo ove entrò il 27. La Francia rimaneva spettatrice,
sempre più preoccupata. Tutte le capitali guardavano al Mezzogiorno d’Italia.
Non era la prima volta che un lembo dell’Europa meridionale diveniva teatro
di guerra. Lo erano state la Spagna e la Grecia. Il regno delle Due Sicilie