Page 283 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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Volturno 1860. l’ultima battaglia                                  283


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               austriaci e 30 napoletani . Ai Ponti della Valle di Maddaloni fu questo etero-
               geneo e indisciplinato  gruppo di volontari esteri che riuscì, per quanto in
               inferiorità numerica, a ributtare indietro gli uomini di Bixio e rompere il fron-
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               te della 17a Divisione .
                  Ma non c’era nessuno pronto a sfruttare l’occasione.
               2.  a ferro freddo, gariBaldini!

                  Garibaldi ebbe il problema, non da poco, di formare, addestrare e portare
               al combattimento l’Esercito Meridionale. Creato con il decreto dittatoriale
               numero 79 del 2 luglio 1860, tale esercito era un impasto poco omogeneo di
               volontari provenienti non solo da tutti Italia, ma addirittura da tutta Europa;
               gli italiani del nord erano la maggioranza, ma erano presenti anche inglesi,
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               francesi, ungheresi, svizzeri, tedeschi di ogni tipo . Qui è bene subito chiari-
               re alcuni luoghi comuni che caratterizzano la vicenda della campagna meri-
               dionale. Al primo sbarco di 1.089 volontari a Marsala ne seguirono almeno
               21 convogli di truppe provenienti da Genova, la maggior parte dei quali giun-
















               28  Sui tre battaglioni esteri al servizio napoletano durante la campagna del 1860 cfr. F. de
                  Werra, Relation historique sur le 2me bataillon de carabiniers-légers et les bataillons
                  étrangers au service du roi des Deux-Siciles, après le licenciement des régiments capi-
                  tulés. 1859-1860, in “Revue Militaire Suisse”, No. 36,  1891, pp. 423-437, 486-492.
               29  Il trattamento economico e pensionistico garantito dal regno ai reparti stranieri non deve
                  essere sottovalutato. Un volontario, elvetico, tedesco od austriaco, vedeva così garantir-
                  si un futuro economico discreto, e ben più vantaggioso che non nel loro paese di origine.
                  Considerati dalla storiografia risorgimentale come dei semplici “mercenari”, i soldati
                  esteri dopo anni di presenza a Napoli od in altre piazzeforti del meridione iniziarono a
                  sviluppare un fortissimo senso di “seconda patria”. Sul servizio estero cfr. il fondamentale
                  lavoro di Maag, Geschichte der Schweizertruppen cit.; A. Meylan, Souvenirs d’un soldat
                  suisse au service de Naples de 1857 à 1859, Genève 1868; J. Steinauer, R. Syburra-Ber-
                  telletto, Courir l’europe. Valaisans au service étranger 1790-1870, Sion 2003.
               30  Rinforzi giunsero addirittura da oltre oceano. Il 15 agosto la R. D. Sheperd metteva a ter-
                  ra 1.500 volontari statunitensi. Cfr. Trevelyan, Garibaldi and the making of Italy cit., p.
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