Page 282 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
P. 282

282           Il RIsoRgImento e l’euRopa. attoRI e pRotagonIstI dell’unItà d’ItalIa.


                                                              27
            gimenti svizzeri erano stati sciolti il 1 settembre 1859 , ma le rivalità interne
            e le rivolte siciliane avevano trasformato la “mancanza di omogeneità” in una
            crepa destinata a destabilizzare senza rimedio l’esercito del Regno delle Due
            Sicilie. Ma fu l’elemento straniero che riuscì quasi a compiere il miracolo. Il
            10 novembre 1859 una commissione formata dai generali de Riedmatten de
            Sury e de Wyttenbach si preoccupò di riorganizzare tre battaglioni esteri, il
            1° ed il 2° Battaglione Carabinieri Leggeri ed il 3° Battaglione Cacciatori. Si
            trattava  almeno sulla carta di unità particolarmente  grandi, forti di 1.341
            uomini ciascuna, al punto che erano suddivise internamente in due battaglio-
            ni di manovra di 4 compagnie di 164 uomini. Mobilità sul campo di battaglia
            e potenza di fuoco avrebbero dovuto essere la loro ragione d’essere, al punto
            che venne aggregata loro una batteria di 8 pezzi da 4 libbre a canna rigata.
            Tuttavia i quadri non vennero mai completati. Nel luglio 1860 erano stati
            arruolati 1.376 uomini per tutti e tre i reparti: 463 svizzeri, 123 tedeschi, 760





            27  Nel 1859 scoppiò a Napoli una rivolta tra gli svizzeri, nata nel 3° Reggimento Svizzero,
               in quanto il Governo Elvetico, guidato in quel periodo dai radicali, aveva definitivamen-
               te vietato le capitolazioni militari con le potenze straniere e condannava gli svizzeri che
               avessero continuato a prestare servizio militare all’estero alla perdita della cittadinanza
               elvetica. Il clima era particolarmente teso tra le reclute giunte da poco dalla Svizzera e
               si raggiunse l’esasperazione quando si diffuse la notizia che si sarebbero dovute cancel-
               lare le insegne cantonali dalle bandiere dei Reggimenti. A quel punto buona parte del 3°
               Reggimento si diresse verso Capodimonte per chiedere spiegazioni al re Francesco II,
               ma temendo una sommossa il generale Nunziante comandò al 13° Battaglione Caccia-
               tori di aprire il fuoco contro gli insorti, disperdendoli. Dopo questo increscioso fatto fu-
               rono sciolti i Reggimenti Svizzeri e venne aggirato il sistema delle capitolazioni creando
               dei Battaglioni Esteri, nelle cui fila confluirono i militari svizzeri rimanenti e anche molti
               volontari bavaresi e austriaci. Sulle capitolazioni tra il regno e la confederazione elveti-
               ca per la levata dei reggimenti, cfr. Capitulation pour un régiment d’infanterie du canton
               du Berne, Napoli 1828. L’origine geografica dei soldati dei singoli reparti è tutta da in-
               dagare, in quanto le percentuali di oriundi svizzeri in questi reparti quasi mai riusciva a
               raggiungere il 100% degli effettivi richiesti, anche in tempo di pace. Pertanto venivano
               reclutati uomini in grado di comprendere la lingua del reparto, in questo caso il tedesco,
               a discapito della loro provenienza geografica. I ruolini dei reparti in questione devono an-
               cora essere indagati nel dettaglio, ma per una visione del problema cfr. G. Cerino-Bado-
               ne, An Army inside the Army. The Swiss Regiments of the Sabaudian Army (1741-1750);
               Robert-Peter Eyer, Die Auflösung der Schweizer Regimenter in Naepel 1789; H. Foerste,
               Kampf der Revolution und der Arbeitslosigkeit oder Einhaltung der Neutralität? Zur Bil-
               dung neuer Regimenter im Dienste von Sardininen und Spanien nach 1790/95; ID, Übersi-
               cht der Schweizer Truppenstellungen für den fremden Dienst vor 1797 und nach 1814/15,
               in R. Jaun, P. Streit, Schweizer Solddienst. Neue Arbeiten, neue Aspekte, Porrentry 2010,
               pp. 171-198, 199-214, 215-246, 247-252
   277   278   279   280   281   282   283   284   285   286   287