Page 65 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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Il contrIbuto all’unItà d’ItalIa delle GuardIe deI dazI IndIrettI,
I FInanzIerI del reGno delle due SIcIlIe (1809-1862) 65
efficace: ricorrere a speciali reparti dell’Esercito da impiegare in tempo di
pace nel contrasto al contrabbando ed in guerra nelle operazioni belliche.
Nell’origine dei corpi di difesa fiscale, quindi, i temi di carattere militare
assumono notevole rilievo. La guerra dei sette anni (1756-1763) provocò
un’evoluzione della tattica, maturata nell’America Settentrionale, ove l’am-
biente naturale indusse francesi ed inglesi a combattersi con procedimenti, in
parte mutuati dalle popolazioni autoctone, molto diversi da quelli dell’ordine
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chiuso propri delle armate che si fronteggiavano sul teatro europeo .
In quell’epoca, i principali eserciti europei istituirono corpi semi-regolari
addestrati ad operare in ambienti naturali aspri mediante piccole unità dotate
di ampia autonomia operativa e logistica, ai quali venivano affidati i compiti
più disparati: conquistare una posizione importante, tagliare le vie di riforni-
mento nemiche con azioni di disturbo, accorrere in soccorso a distaccamenti
del proprio esercito in difficoltà, fare incursioni in città e paesi nemici, cattu-
rare convogli di rifornimento, fare prigioniero un generale.
L’uniforme di questi corpi era caratterizzata dal verde, un colore atto a
mimetizzarsi, in uso tra cacciatori e guardiacaccia, tra i quali erano general-
mente reclutate queste truppe.
Lo spirito di iniziativa che pervadeva i singoli doveva però essere attenta-
mente controllato dagli ufficiali perché era sempre immanente il pericolo che
i primi operando in totale autonomia, si sentissero autorizzati a dedicarsi a
furti rapine e grassazioni, trasformandosi, se non sotto stretto controllo, in
orde di tagliagole.
1 Pier P. Meccariello, Storia della Guardia di finanza, Le Monnier, Firenze, 2003, pag. 3.