Page 68 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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68 Il RIsoRgImento e l’euRopa. attoRI e pRotagonIstI dell’unItà d’ItalIa
“Legione truppe leggere” al nord Italia e le analoghe iniziative borboniche al
sud.
Le vicissitudini storiche del Regno di Napoli sono note: a Carlo III, accol-
to con largo favore dai napoletani per l’inizio della restituzione della città al
rango di capitale di un regno indipendente e sovrano, successe Ferdinando IV
di Borbone.
I Borboni non delusero le aspettative dei loro nuovi sudditi: diedero largo
impulso alla vita della città sotto ogni aspetto, soprattutto a quello culturale
oltre a quello politico amministrativo e monumentale ed intrapresero alcune
riforme d’ispirazione illuministica.
La rivoluzione francese e le conseguenti guerre coinvolsero Napoli, dove
si susseguirono l’effimera Repubblica Partenopea (1799) espressione della
volontà di una esigua minoranza giacobina senza radici nella popolazione e
l’occupazione francese, che portò al trono prima Giuseppe Bonaparte e poi
Gioacchino Murat.
Nel periodo francese (1806-1815) la città ebbe nuova amministrazione e
nuovo incremento urbanistico, ma ciò non bastò a far dimenticare, soprattut-
to al popolo minuto ed al clero, la vecchia dinastia, riparata a Palermo.
Perciò la Restaurazione dei Borboni alla caduta di Napoleone, ora in veste
di Re delle due Sicilie, fu accolta con soddisfazione dalla maggioranza della
popolazione.
Tra le innovazioni introdotte da Murat, la riforma fiscale riuscì molto effi-
cace, tanto che Ferdinando I ed i suoi successori la mantennero in vigore e la
migliorarono .
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Uno dei provvedimenti che conseguirono alla riforma fiscale fu la costitu-
zione del Corpo delle “Guardie dei Dazi Indiretti” che sostituirono i “fucilie-
ri di montagna” e le residue organizzazioni private degli appaltatori delle
imposte, detti “arrendatori”, nel controllo e nella repressione delle violazioni
tributarie, in primo luogo del contrabbando .
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La legge istitutiva prevedeva che il Corpo vigilasse sulle dogane, sui dazi
di consumo, sulla privativa del sale e sui diritti riuniti.
4 La riforma delle leggi fiscali fu opera del Ministero delle finanze, il francese Agar conte di
Mosburg. Cfr. L. Bianchini, Della Storia del Regno di Napoli, Palermo 1839, pag. 582.
5 La vigilanza anticontrabbando, oltre ai fucilieri di montagna, poi fucilieri reali, era affidata
ai cosiddetti soldati delle sbarre, ai gabellotti, alle guardie del macinato, alle guardie della
Regia dei tabacchi, ai soldati del sale, delle tratte e dei diritti riuniti.
6 Legge 24 febbraio 1809, sulla amministrazione della “Guardia dei dazi indiretti”, articoli
da 39 a 55 e da 90 a 100.