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248 la neutralità 1914 - 1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
Venendo agli aspetti generali e segnatamente a quelli concernenti il personale,
per quanto riguarda i carabinieri l’arruolamento avveniva sia dalle file dell’eser-
cito, sia dai civili in possesso dei necessari requisiti e già con il riordinamento del
1861 era stato istituito un unico centro addestrativo per tutti: la Legione Allievi
Carabinieri Reali, prima fisicamente a Torino poi trasferita dal 1885 a Roma. I
sottufficiali erano ancora tratti dai carabinieri; gli ufficiali, sin dalle origini, pro-
venivano da due serbatoi: interno, tramite l’avanzamento dei Marescialli (cosa
che avviene ancora per concorso); esterno, a domanda dagli ufficiali dell’Armata
Sarda poi Regio Esercito dal grado di Tenente. L’incorporamento di questi ultimi
non aveva carattere permanente, difatti, dopo un periodo anche lungo di servizio,
gli stessi potevano ripassare nell’arma o corpo di provenienza a richiesta (molto
raramente d’ufficio, nei casi conclamati di inadattabilità), il che avveniva soprat-
tutto per ragioni di carriera, più lenta e rastremata quella nell’Arma, più aperta al-
trove, e per motivi personali legati alla specifica realtà dell’Istituzione (certamente
il carico di incombenze e di responsabilità militari e civili era maggiore fonte di
logoramento). Nel 1906 si decise di dare una formazione autonoma, adeguata e
omogenea ai Sottotenenti provenienti (tutti) dai Marescialli e dai Brigadieri par-
ticolarmente distintisi, per cui si istituì nella Capitale la Scuola allievi ufficiali
Carabinieri Reali con programmi uniformati, salvo le reciproche peculiarità, agli
analoghi corsi dell’Accademia di Modena. Un’annotazione: il primo Comandante
dell’Istituto fu proprio quel maggiore Denicotti di cui s’è detto. Uguale necessità
si pose anche per i sottufficiali, ma la relativa Scuola inizierà a funzionare a Fi-
renze nel 1916.
Per le dotazioni, le Stazioni dell’Arma erano di tre tipi: a piedi, a cavallo e mi-
ste con i relativi effetti; i mezzi di trasporto, ove necessario, venivano forniti dal
Regio Esercito. Tra il 1900 e il 1902 cominciarono ad essere distribuite ad alcuni
Comandi (molto pochi) le prime biciclette, pur con delle limitazioni d’uso. Gli
equipaggiamenti, tranne le buffetterie e le uniformi turchine specifiche dell’Arma
(il grigioverde era stato adottato nel 1912 solo per i reparti impiegati nella guerra
italo-turca, per non generare confusioni con i gendarmi ottomani pure vestiti di
turchino e verrà poi distribuito allo scoppio del primo conflitto mondiale alle unità
mobilitate in zona di guerra), erano in linea di massima gli stessi dell’esercito. An-
che l’addestramento militare per il personale a piedi e a cavallo era il medesimo.
Operativamente i Carabinieri Reali erano presenti all’estero, oltreché nella
colonia Eritra: in Grecia con un distaccamento di 6 ufficiali e 2 Marescialli per
addestrare quella Gendarmeria, capacità ormai consolidata e riconosciuta anche in
ambito internazionale per precedenti missioni di cui citeremo la più significativa
a Creta dal 1897 al 1906; a Valona in Albania con una Sezione (20 militari) mo-
bilitata con il Corpo di Occupazione Italiano; nel Dodecaneso, temporaneamente
(poi definitivamente) occupato, ove erano impegnati in particolare per mantenere
il delicato equilibrio tra le etnie musulmana, greca e ebraica; in Tripolitania e

