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IV SeSSIone - l’ItalIa mIlItare 251
La Guardia di Finanza alla vigilia
della Grande Guerra
Gen. C a luciano luCiani 1
el primo periodo dell’esistenza del Corpo, istituito come “Guardia Doga-
N nale” nel 1862 e denominato Guardia di Finanza nel 1878, i finanzieri era-
no strettamente incardinati nella Direzione Generale delle Gabelle del Ministero
delle Finanze ed avevano uno status allora chiamato “anfibio”, cioè civile quanto
a trattamento economico e considerazione da parte di autorità e cittadinanza, ma
assimilabile ai militari quanto a disciplina ed obblighi di servizio.
Per tutta la seconda parte del Secolo XIX le gerarchie del Corpo ed i finanzieri
si adoperarono presso Governo e Parlamento per ottenere due risultati sempre
ambiti dai finanzieri e per quarant’anni negato con varie motivazioni: il consegui-
mento dell’autonomia e della militarità.
Autonomia dalla Direzione Generale delle Gabelle, nella quale la Guardia di
Finanza era strettamente incardinata, senza organi di alto comando propri e milita-
rità, cioè equiparazione morale e materiale ai militari delle Forze Armate, che go-
devano di considerazione sociale e trattamento economico sensibilmente migliori.
I finanzieri, infatti, subivano gli aspetti negativi di uno status equiparato a quello
militare in termini di durezza della disciplina, pesantezza del servizio d’istituto e
lontananza dai luoghi di origine, senza godere dei vantaggi riconosciuti ai militari
del Regio Esercito.
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Finalmente, con la fondamentale legge di ordinamento del 1906 il Corpo ot-
tenne l’autonomia dalla Direzione Generale delle Gabelle, per effetto della costi-
tuzione del Comando Generale retto da un generale del Regio Esercito dal quale
presero a dipendere i reparti operativi, fino ad allora sottoposti alla direzione delle
Intendenze di Finanza, organi dell’omonimo Ministero.
La legge di ordinamento poneva le premesse per risolvere il secondo proble-
ma: la militarità. Il primo provvedimento divenuto legge fu il R.D. 14 luglio 1907
che all’articolo 2 attribuiva le stellette ai “Corpi armati in servizio nello Stato
designati a concorrere in caso di guerra con propri reparti mobilitati alla difesa del
Paese, come segno di questa speciale distinzione”. Non si nominava la Guardia di
Finanza, ma l’interpretazione era obbligata dal momento che soltanto per il Corpo
1 Presidente del Museo Storico e del Comitato di Studi Storici della Guardia di Finanza.
2 Legge 19 luglio 1906 n. 367.

