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314 la neutralità 1914 - 1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
Convitto Nazionale Cicognini, 1917-1918. Archivio fotografico toscano (AFT)
Un neutralismo diversamente declinato
Con lo scoppio del conflitto la città divenne teatro di numerose manifestazio-
ni contro la guerra. La tensione, maturata durante l’autunno del 1914, esplose
nella primavera del 1915; grande eco ebbero le agitazioni e le proteste del 19-20
aprile e del 19 maggio 1915. Ovviamente esse non si fermarono con l’entrata in
guerra dell’Italia ma proseguirono per tutto il 1915 e il 1916, culminando nelle
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dimostrazioni del 21 febbraio e del 2 luglio e con gli scioperi del 27 agosto 1917 .
D’altra parte le notizie della rivoluzione bolscevica in Russia, aprendo nuove spe-
ranze e prospettive nel movimento operaio, alimentarono la tensione all’interno
dei lavoratori pratesi che continuarono a manifestare e a protestare anche nel 1918
quando, il 12 aprile, una visita ad alcune fabbriche tessili di ufficiali mutilati del
Comitato di Azione di Milano provocò un ennesimo forte sciopero.
Se l’azione della piazza e il movimento operaio erano il rumoroso contrasto
alle idee nazional interventiste, il contraltare politico-letterario alle posizioni dif-
3 Per una panoramica delle agitazioni operaie contro la guerra si veda: A. Affortunati, “Quando
siete lassù voltate i fucili indietro”. La protesta di Prato contro la grande guerra, Prato storia e
arte, pp.13-24.