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432 la neutralità 1914 - 1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
il Segretario, dopo aver parlato con il rappresentante russo. Non esisteva alcun
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trattato del genere, almeno per il momento . Tuttavia sussisteva l’impegno d’al-
leanza anglo-giapponese, firmato a Londra nel 1902 e rinnovato nel 1911, in cui
le parti si promettevano aiuto nel caso fossero state in guerra con un’altra nazione.
Anche la posizione tedesca nel Pacifico non era trascurabile e il Giappone
avrebbe potuto usare questo pretesto per mettere piede in Cina. Lo Squadrone
dell’Asia Orientale della Marina Imperiale Tedesca poteva contare su due mo-
derni incrociatori corazzati e quattro leggeri, più altro naviglio di supporto, al co-
mando dell’esperto ammiraglio Maximilian von Spee. La squadra era concentrata
nella colonia tedesca in Cina di Tsingtao. Non avrebbe potuto sostenere l’impatto
della Marina del sol levante, ma costituiva effettivamente una minaccia rilevante.
Il Governo tedesco, consapevole di non poter difendere a lungo Tsingtao, pensò
di attuare un processo di neutralizzazione dell’estremo oriente, proposto in prima
istanza dall’ambasciatore tedesco in Giappone.
Era un’opportunità perfetta per gli Stati Uniti di sistemare la questione orien-
tale, e così Bryan rispose all’ambasciatore Guthrie che «il Dipartimento avrebbe
fatto una richiesta per suo conto al Governo tedesco sulla possibilità di circoscri-
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vere l’area delle ostilità in Estremo Oriente e preservare là lo status quo» . Tut-
tavia le speranze americane sembravano destinate ad essere frustrate. Da Londra
l’ambasciatore Page, l’11 agosto, scrisse che «il Giappone si trova impossibilitato
ad astenersi da una guerra con la Germania» e, il giorno successivo, l’attaché
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della marina americana all’ambasciata, riportava segretamente che «la flotta giap-
ponese si stava mobilitando. […] Potrebbe essere dichiarata la guerra» .
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Il Dipartimento intanto riceveva notizie dalla Germania, dove l’ambasciatore
Gerard aveva interpellato il governo tedesco sulla possibilità di una neutralizza-
zione dell’oriente. «La Germania non vuole la guerra con il Giappone. Se il Giap-
pone, basandosi sul trattato con l’Inghilterra, chiedesse alla Germania di non far
nulla contro le colonie inglesi, navi da guerra, o commercio nell’Est, la Germania
acconsentirebbe in cambio di una simile promessa da parte dell’Inghilterra» . Ma,
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ormai, il Giappone aveva preso la sua decisione e la Gran Bretagna era d’accordo.
Così Guthrie, il 15 agosto, informava il Dipartimento che il Governo di Tokyo ave-
108 frUs, 1914, p. 165.
109 Ibid., p. 167.
110 Ibid., p. 169.
111 Ibidem.
112 Ibidem.

