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438 la neutralità 1914 - 1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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dettagliata ricostruzione della politica estera italiana dal 1861 al 1914 . Occorre
poi dire che, sorprendentemente, latita ancora la pubblicazione delle fonti prima-
rie: mancano ad esempio i volumi (uno solo è “in preparazione”) della collezione
de I Documenti Diplomatici Italiani per il periodo dal maggio 1906 al dicembre
1909 e dall’ottobre 1912 al giugno 1914. Il secondo motivo è che la politica inter-
nazionale odierna riapre questioni e segue schemi che per molti versi si ricollega-
no agli anni prossimi alla Grande Guerra.
Vecchie controversie rivisitate
Le opere pubblicate in occasione del centenario del 1914, soprattutto all’este-
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ro, ma talvolta tradotte in italiano, si soffermano su alcune vecchie controversie
storiche. Tra esse la responsabilità primaria o meno dell’Impero tedesco nello
scoppio della guerra e la gravità della minaccia egemonica di Berlino, negata ad
esempio da Niall Ferguson, per il quale la Gran Bretagna avrebbe fatto meglio a
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restare fuori dal conflitto, a sua volta contraddetto da Max Hastings . Già nel 1951
una commissione congiunta di storici francesi e tedeschi, guidati da due Maestri,
rispettivamente Pierre Renouvin e Gerhard Ritter, era giunta a questa conclusione:
I popoli francese e tedesco nella loro grande maggioranza non volevano la
guerra, ma in Germania, soprattutto nei circoli militari, si era più propensi che
in Francia a prendere in esame l’eventualità di un conflitto e questa propensione
derivava dalla posizione che occupava l’esercito nella società tedesca. Inoltre la
3 Cfr. F. Chabod, Storia della politica estera italiana dal 1870 al 1896, Laterza, Bari 1971 [in
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realtà è solo il primo volume di un’opera incompiuta], E. Decleva, L’Italia e la politica interna-
zionale dal 1870 al 1914: l’ultima fra le grandi potenze, Mursia, Milano 1974, G. Ferraioli, Po-
litica e diplomazia in Italia tra XIX e XX secolo. Vita di Antonino di San Giuliano (1871-1914),
Rubbettino, Soveria Mannelli 2007, C. J. Lowe-F. Marzari, Italian Foreign Policy 1870-1940,
Routledge, London 1975, G. Mammarella, P. Cacace, La politica estera dell’Italia. Dallo Stato
unitario ai giorni nostri, Laterza, Roma-Bari 2006, R. Petrignani, Neutralità e alleanza: le
scelte di politica estera dell’Italia dopo l’Unità, il Mulino, Bologna 1987, L. Saiu, La
politica estera italiana dall’Unità a oggi, Laterza, Roma-Bari 1999, G. Salvemini, La politica
estera dell’Italia dal 1871 al 1914, Barbèra, Firenze 1944, E. Serra, L’Italia e le grandi al-
leanze nel tempo dell’imperialismo. Saggio di tecnica diplomatica, FrancoAngeli, Milano 1990,
A. Torre, La politica estera dell’Italia dal 1896 al 1914, Patron, Bologna 1960.
4 F. Cardini-S. Valzania (medievista il primo, che si cimenta però sui più svariati argomenti, gior-
nalista il secondo), nel libro La scintilla (Milano, Mondadori 2014) sostengono la tesi che con
la guerra di Libia l’Italia mise in moto il meccanismo che portò alla Grande Guerra, attraverso
l’indebolimento dell’Impero ottomano, le guerre balcaniche e il rafforzamento della Serbia. Lo
aveva già scritto Salvemini, op. cit., p. 180.
5 N. Ferguson, Il grido dei morti, Mondadori, Milano 2014, Max Hastings Titolo: Catastrofe 1914.
L’Europa in guerra, Neri Pozza, Vicenza 2014 (l’Autore è un brillante giornalista esperto di
storia militare).

