Page 439 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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Atti del Congresso internAzionAle                                   439



             Germania,  a  causa  della  sua  posizio-
             ne  geografica  nel  centro  dell’Europa,
             si sentiva particolarmente  minacciata
             dalle alleanze dei suoi possibili avver-
             sari 6
                Soprattutto  è stata  posta una do-
             manda, anch’essa non nuova: come
             fu  possibile  che  nessuno volesse  ve-
             ramente una guerra generale ma finis-
             se  poi  per  precipitarvi?  La  canadese
             Margaret MacMillan si chiede perché
             gli statisti «rinunciarono a cercare so-
             luzioni  pacifiche,  come  avevano  già
             fatto in passato? In breve: perché il
             meccanismo della pace si inceppò?». Il
             britannico Christopher Clark definisce
                                    7
             tali statisti «sonnambuli» . Un’analisi
             minuziosa delle vicende diplomatiche
                                      8
             potrebbe fornire le risposte , che non
                                                             Sir Ralph Norman Angell-Lane
             riguardano però il tema di questo con-
             vegno, dedicato al percorso dell’Italia dalla neutralità all’intervento.
                Ha tuttavia accennato alla questione nella sua introduzione il Prof. Alessandro
             Barbero, quando ha ricordato che nel 1910 era stato pubblicato il saggio di Nor-
             man Angell-Lane The Great Illusion (ampliamento di un’edizione apparsa l’anno
             precedente con il titolo Europe’s Optical Illusion) nel quale si sosteneva che una
             guerra fra stati ai fini dell’acquisizione di potenza era resa non solo inutile dallo
             sviluppo del commercio e dell’economia internazionale ma soprattutto dannosa,


             6   Cit. in J. B. Duroselle, L’età contemporanea, Parte prima: Le due guerre mondiali (1914-1945),
                 UTET, Torino 1969, p. 29.
             7   M. MacMillan, 1914. Come la luce si spense sul mondo di ieri, Rizzoli, Milano 2014, C. Clark,
                 I sonnambuli. Come l’Europa arrivò alla Grande Guerra, Laterza, Roma-Bari 2014. Si vedano
                 anche: E. Gentile, Due colpi di pistola, dieci milioni di morti, la fine di un mondo, Laterza, Ro-
                 ma-Bari 2014, G. E. Rusconi, 1914 Attacco a Occidente, il Mulino, Bologna 2014 (che riprende
                 i precedenti Rischio 1914. Come si decide una guerra, del 1987, e L’azzardo del 1915. Come
                 l’Italia decide la sua guerra, del 2005), D. Stevenson, La Grande guerra. Una storia globale
                 (1914-1918), pubblicato nel 2004 e ripubblicato ora in due volumi da RCS MediaGroup. Ste-
                 venson ha in preparazione per la Oxford University Press il volume In a Dark Time: Strategy
                 and Statecraft in 1917.
             8   La ricostruzione più dettagliata resta quella di L. Albertini, Le origini della guerra del 1914,
                 pubblicata nel 1942-43 e ripubblicata dalla Libreria Editrice Goriziana nel 2010-11, tre
                 volumi per un totale di più di duemila fitte pagine, due terzi delle quali dedicate agli eventi suc-
                 cessivi all’attentato di Sarajevo.
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