Page 261 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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III SeSSIone - L’evoLuzIone tecnIco-mILItare deLLa guerra 261
offensiva». La circolare riassumeva in estrema sintesi i criteri di lotta della guer-
ra di trincea, accennando l’importanza: della distruzione degli ostacoli artificiali
e difese accessorie nemiche da parte del fuoco d’artiglieria; del combattimento
ravvicinato tra fanterie opposte con il ricorso a bombe a mano, lanciagranate,
pistole, pugnali, ecc.; delle successive ondate d’assalto scaglionate in profondità
per alimentare continuamente l’attacco; del tiro di cecchinaggio e degli effetti
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devastanti del fuoco incrociato delle mitragliatrici .
Nell’estate del 1915, e specialmente dopo le prime due battaglie dell’Isonzo,
nelle quali gli Austriaci bloccarono sul nascere i propositi offensivi italiani, il
Comando Supremo fece proprie la maggior parte delle norme d’azione in uso
nell’Esercito Francese contenute nella pubblicazione del maggio, attraverso una
serie di brevi circolari succedutasi nel giugno-luglio 1915 con le quali dava diret-
tive per il rafforzamento del terreno, ricordava alcuni particolari tecnici relativi
alle trincee e richiamava i procedimenti da adottare per le truppe arrestate dalle
trincee. Queste descrivevano: procedure e metodi di scavo delle trincee, ricove-
ri, camminamenti e appostamenti per armi; costruzione di reticolati, cavalli di
frisia ed altri ostacoli passivi; istruzioni per la distruzione di reticolati con il tiro
d’artiglieria, tubi esplosivi, pinze tagliafili; criteri per la protezione e maschera-
mento di schieramenti di artiglieria e osservatori; apprestamenti di lavori di mina
sotterranei per far saltare posizioni nemiche particolarmente forti. 9
Dopo l’esperienza delle operazioni compiute dal maggio al settembre 1915 e
a
nell’imminenza della 3 battaglia dell’Isonzo, il Capo di Stato Maggiore dell’E-
sercito fece raccogliere in un breve quadro sintetico e distribuire agli ufficiali di
ogni grado un riassunto di tutte le norme tattiche impartite fino a quel momen-
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to . La circolare faceva riferimento a particolari aspetti della guerra di trincea e
del combattimento offensivo mai prima sviscerati, come l’esigenza di mantenere
il segreto sulle operazioni da svolgere, l’importanza della sorpresa, l’impiego
di pattuglie di sicurezza e da ricognizione per brevi azioni di presa di contatto
con il nemico ed esplorazione del terreno. La circolare poneva, inoltre, l’accento
soprattutto sullo slancio e sull’impeto irrefrenabile delle ondate d’assalto della
fanteria, indispensabili per superare più ordini di trinceramenti, e ancora sulla
8 Sono della primavera del 1915 le reiterate e insistenti richieste di Cadorna, rivolte anche all’in-
dustria privata, di pinze tagliatili per dotare i reggimenti di fanteria di qualche strumento atto ad
aprire varchi e passaggi nei grovigli di filo spinato. Da rilevare che erano disponibili solo 600
mitragliatrici e poche centinaia di artiglierie di medio e grosso calibro diluite su un fronte ampio
oltre 500 km.
9 Circolari n. 496 in data 16 giugno 1916, Attacco di posizioni rafforzate; n. 1442 in data 11
luglio 1915, Osservazioni d’indole tattica; n. 1506 in data 13 luglio 1915, esperienze per la
distruzione dei reticolati; n. 1514 in data 15 luglio 1915, Criteri per l’attacco di posizioni raf-
forzate e per eventuali lavori di mina.
10 Circolare n. 8 in data 2 ottobre 1915, Quadro sintetico delle norme per l’attacco.

