Page 293 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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III SeSSIone - L’evoLuzIone tecnIco-mILItare deLLa guerra 293
• per i mitraglieri, armaioli-artificieri presso le scuole in seno ai reparti di
artiglieria aeronautica.
Infine si svolsero corsi speciali presso l’aeroporto di Centocelle per brevettare
gli ufficiali osservatori.
Anche dal punto di vista dell’organica, nel mese di aprile, il Comando Supre-
mo provvede ad un nuovo ordinamento e numerazione delle squadriglie:
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• dalla n.1 alla n. 24: Offesa=Bombardamento;
• dalla n. 25 alla n.40: Ricognizione e Combattimento;
• dalla n. 41 alla n. 69: per supporto Artiglieria;
• dalla n. 70 e successive: Caccia.
Si pone fine a una certa confusione e, contestualmente, si costituiscono altre
nuove squadriglie; alla fine del 1916 si contano 44 squadriglie tutte inquadrate in
unità sovraordinate: i Gruppi di Volo.
Questi ottimi risultati consentono di dotare anche la 1^ Armata di unità aero-
nautiche, Armata di stanza sul fronte del Trentino e diversamente che nel 1915,
quando la forza aerea era concentrata solo sul fronte della Venezia Giulia.
Durante il 1916 si sviluppano compiutamente tutte le specialità aeronauti-
che. Il bombardamento diventa sempre più importante, rivestendo il ruolo di
artiglieria del cielo e proiettandosi sempre più in azioni strategico-offensive. La
prima Medaglia d’Oro al Valor Militare a un aviatore viene concessa proprio a
un pilota di questa specialità nel 1916: è il capitano del Corpo di Commissariato
del Regio Esercito Oreste Salomone . Il 14 febbraio gli austro-ungarici bom-
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bardano Milano; come risposta il nostro Comando Supremo ordina di effettuare
una missione di ritorsione: il 18 febbraio, quindi, il Caproni Ca. 30 478 “Aquila
romana” , primo aereo di serie di questo tipo, con a bordo i piloti - capitani
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Salomone e Luigi Bailo -, e l’osservatore- mitragliere – tenente colonnello Al-
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fredo Barbieri -, nonostante il fuoco pressoché continuo delle batterie contrae-
ree durante il volo in territorio nemico, riesce a lanciare sul Quartiere Generale
austro-ungarico, situato nell’attuale capitale slovena – Lubiana -, il suo carico di
bombe. Intercettato anche dalla caccia nemica, l’equipaggio e l’aereo vengono
colpiti ripetutamente: il capitano Bailo e il ten. Col. Barbieri sono uccisi, mentre
il capitano Salomone viene ferito alla testa : nonostante le gravi ferite, riesce
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19 Disposizione del Comando Supremo dell’8 aprile 1916.
20 Al cap. Salomone è intitolato l’aeroporto di Capua.
21 L’aereo venne chiamato “Aquila romana” perché era stato acquistato grazie ad una donazione
di un’associazione patriottica che aveva lo stesso nome con sede in Brasile.
22 Era il comandante della 1^ Squadriglia a cui apparteneva il Ca.300 della missione.
23 Salomone rimase non idoneo al volo fino alla fine del 1917, quando riprese a volare con la 10^
Squadriglia, una delle quattro rappresentate sullo stemma dell’AM; il suo simbolo è il quadri-
foglio.

