Page 295 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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III SeSSIone - L’evoLuzIone tecnIco-mILItare deLLa guerra           295


             mavera del ’16 – conosciuto come “l’offensiva di primavera, ma passato alla
             Storia come la Strafexpedition (Spedizione punitiva)-, le squadriglie da ricogni-
             zione della I Armata, coadiuvate da altre 5 prontamente trasferite dal fronte della
             Venezia Giulia  a quello trentino, compiendo numerose e continue ricognizioni
             a vista, rilievi topofotografici delle linee nemiche e osservazioni del tiro della
             nostra artiglieria, dimostrano ampiamente la loro necessità operativa. Se, du-
             rante la Strafexpetion, la ricognizione aerea contribuisce ad arginare l’offensiva
             nemica, nell’agosto successivo offre un notevole contributo per il successo nella
             Sesta battaglia dell’Isonzo, che culmina nella conquista di Gorizia del 9 di quel
             mese: sono effettuate ricognizioni determinanti (durante le prime ricognizioni
             sono eseguiti importanti rilievi topofotografici dal sottotenente Manlio Molfese
             della 42  Squadriglia Caudron G.3 ), spesso a quote pericolose perché basse, su
                    a
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             vaste zone dal Monte San Michele al Monte Podgora, utilissime per la condotta
             delle operazioni. 27
                Intanto il Moris, dopo le dimissioni da Direttore generale di aeronautica, dal
             1916 torna ad occuparsi del Genio, come tutti lo interpretiamo, quale comandante
             di questo settore importantissimo presso le nostre Armate al fronte: fu l’artefice
             della fortificazione del Grappa e del gittamento dei ponti sul Piave, consentendo
             alle truppe dell’8^ Armata di giungere alla vittoria di Vittorio Veneto.
                Il 4 novembre 1918 viene promosso sul campo, per meriti di guerra, tenente
             generale; il 24 dicembre 1918 diventa Direttore Generale per l’Aeronautica, alle
             dipendenze del Sottosegretariato per le liquidazioni di guerra e membro della
             Commissione aeronautica per il trattato di pace. In questo periodo la sua azione
             ha come obiettivi:
                 - l’autonomia dell’aeronautica;
                 - evitare la smobilitazione della forza aerea;
                 - incentivare lo sviluppo dell’aviazione civile. 28
                Nonostante l’impegno del Moris, le autorità governative intendevano comun-
             que mettere in liquidazione tutto il settore; il 20 luglio 1920, quindi, rassegnò le
             dimissioni, con il contestuale passaggio in ausiliaria e il ritiro a vita privata.
                Il Moris viene in seguito nominato Senatore del Regno il 28 marzo 1939 su



             26  Manlio Molfese, L’aviazione da ricognizione italiana durante la guerra europea (maggio
                1915-novembre 1918), Roma, Provveditorato Generale dello Stato-Libreria, 1925, p. 14.
             27  Per un’analisi particolareggiata sull’impiego delle unità di ricognizione aerea durante questi
                due importanti eventi del 1916 – l’offensiva di primavera austriaca e la conquista italiana di
                Gorizia -, vedi Basilio Di Martino, Ali sulle trincee. Ricognizione tattica e osservazione ae-
                rea nell’aviazione italiana durante la Grande Guerra, Aeronautica Militare-ufficio Storico,
                Roma, 1999, Capp. IV e V.
             28  Cfr. conferenza del Gen. Isp. Basilio Di Martino Maurizio Mario Moris, soldato e aeronauta,
                Ciampino, 11 ottobre 2013
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