Page 42 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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             le August von Mackensen attaccano in Dobrugia dirigendosi verso Costanza.
             Mentre gli alleati pensano alla creazione di un collegamento con lo Stato Mag-
             giore romeno, è inoltre ordinato al generale Sarrail di attaccare in Macedonia.
             Con il passare dei mesi sarà di fatto la missione militare francese ad assumere
             funzioni sempre più importanti. Il 16 settembre 1916 è destinato a prenderne il
             comando il generale Henri Berthelot, mentre i russi mal sopportano questa cre-
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             scente influenza francese a Bucarest.
                Intanto il generale August von Mackensen lancia il primo contrattacco, uti-
             lizzando una forza multinazionale composta dalla 3ª Armata bulgara, due di-
             visioni del VI Corpo ottomano e una brigata tedesca. Queste truppe attaccano
             dal confine bulgaro, mantenendosi sul lato destro del Danubio e puntando sulla
             città di Costanza. La guarnigione di Turtucaia si arrende il 6 settembre, mentre
             i successivi tentativi di contenere il nemico da parte della 3ª Armata romena a
             Silistra, Bazargic, Amzacea e Topraisar, non ottengono grandi risultati. Il suc-
             cesso di von Mackensen è senza dubbio favorito dal mancato sostegno da parte
             alleata ai fronti romeni, nonostante i precedenti accordi avessero espressamente
             richiesto simili aiuti.
                Posti di fronte a questa difficile situazione, il 15 settembre, i romeni decidono
             di sospendere l’offensiva in Transilvania e di concentrare le proprie risorse per
             attaccare ed eliminare le forze che avanzano da sud. La conseguente offensiva di
             Flămânda intende aggirare le posizioni nemiche per colpire sul fianco gli invaso-
             ri, mentre le forze romene e russe in Dobrugia dovrebbero attaccare in direzione
             sud verso Cobadin e Kurtbunar. Il 1º ottobre, due divisioni romene attraversano
             il Danubio a Flămânda e stabiliscono una testa di ponte larga 14 Km e profonda
             4. Quello stesso giorno, le forze romene e russe attaccano in Dobrugia, ma otten-
             gono ben scarsi risultati; questo, insieme alle pessime condizioni meteorologi-
             che, convince il comando romeno ad annullare l’intera operazione.
                A questo punto, solamente il pronto arrivo di rinforzi russi, rende possibile
             fermare l’avanzata nemica prima che venga interrotta la linea ferroviaria tra Co-
             stanza e Bucarest.
                Il 18 settembre il generale Erich von Falkenhayn inizia un contrattacco in
             Transilvania destinato a spezzare le linee nemiche. I romeni sono infatti costretti
             a ritirarsi, rientrando nei propri confini entro il 25 ottobre. Intanto, già dal 20,
             le forze romene e russe sono costrette ad abbandonare anche Costanza. Il primo
             attacco colpisce la 1ª Armata romena nei pressi di Hațeg. Otto giorni dopo, le

             37  Per un’ottima descrizione delle operazioni militari sul fronte romeno cfr. G.E. Torrey, The
                Romanian Battlefront in World War I, Kansas University Press, Lawrence 2011.
             38  Una situazione che sarebbe anche peggiorata con l’occupazione nemica di gran parte della
                Romania. Su questo particolare aspetto si rimanda a G.E. Torrey (ed.), General Henri Berthe-
                lot and Romania. Mémoires et Correspondance 1916-1919, Columbia University Press, New
                York 1987, pp. XVI-XXI.
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