Page 38 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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             che però si dimostrerà ben presto vana. Anche per tale motivo, la questione del
             mantenimento del contingente alleato a Salonicco e quali compiti assegnargli
             sarebbe stata al centro di accese discussioni nei mesi successivi.
                Passata la prima fase operativa, con il fallito congiungimento con l’esercito
             serbo, le truppe alleate sono costrette a ripiegare in territorio greco e assumono
             uno schieramento difensivo introno alla città di Salonicco.
                Nei mesi successivi, l’unica iniziativa di rilievo in questo settore è l’offensi-
             va bulgaro-tedesca di agosto-settembre, che causa gravi perdite ad entrambi gli
             schieramenti. Gli Imperi Centrali anticipano di fatto i piani del comandante delle
             forze alleate in Oriente, generale Maurice Sarrail, che aveva da tempo iniziato i
             preparativi per un attacco, quando il 17 agosto lanciano un attacco preventivo,
             conquistando con relativa facilità il territorio greco a est del fiume Struma, sen-
             za incontrare resistenza da parte ellenica.  Dopo una prima fase di difficoltà,
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             l’Armata alleata d’Oriente organizza un contrattacco, che con molta lentezza
             riesce comunque a tenere sotto pressione il nemico per tutto ottobre e novembre.
             I tedeschi inviano rinforzi in sostegno dei bulgari, ma non possono impedire la
             conquista da parte alleata del Kajmakčalan, e sono costretti ad abbandonare an-
             che la città di Monastir (Bitola).
                Nel frattempo, dopo lunghe discussioni tra vertici civili e militari, anche l’I-
             talia ha deciso di inviare un proprio contingente in Macedonia. Il trasferimento
             dell’unità scelta per la missione, la 35ª Divisione del generale Carlo Petitti di
             Roreto, avviene nell’arco di un mese a partire dall’8 agosto.
                L’11 agosto Sarrail assume formalmente il comando delle forze alleate in
             Oriente,  mentre  il  generale  Cordonnier  quello  dell’Armée  française  d’Orient
             (AFO). Quello stesso giorno, i primi italiani sono avviati in linea, dove dovran-
             no sostituire la 57ª Divisione francese. Le prime azioni degli italiani avvengono
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             nel settore britannico di Kruša Balkan.  Azioni offensive da parte della brigata
             Cagliari, a sostegno di forze francesi e serbe, si svolgono in novembre presso il
             Dente di Velušina, in direzione di Bistrica, a sud di Monastir.  Il 25 novembre gli
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             italiani tentano poi inutilmente di occupare la cresta del monte Baba.
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                Le truppe alleate sono ormai esauste, e anche a causa del rigido clima balca-
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             nico, le operazioni vanno di fatto incontro a una lunga stasi.  Nonostante alcuni
             20  Falls, Military Operations Macedonia, cit., vol. I, pp. 104-111.
             21  Per le vicende degli italiani sul fronte macedone cfr. L. Villari, La campagna di Macedonia,
                Zanichelli, Bologna 1922; L’esercito italiano nella Grande Guerra (1915-1918), cit.; Vagnini,
                Italia e Balcani nella Grande Guerra, cit., pp. 64-94 e 107-122.
             22  L’esercito italiano nella Grande Guerra (1915-1918), cit., pp. 226-227.
             23  Fallimentare sarà anche il successivo tentativo da parte dei francesi.
             24  Il 2 gennaio 1917 la Cagliari verrà sostituita in linea da reparti francesi, ricongiungendosi con
                il resto della divisione, che nel frattempo aveva partecipato alle operazioni nell’area del Krusa
                Balkan.
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