Page 469 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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             Il fronte persiano
                Torniamo ora sul fronte persiano per capire qual era la situazione nel 1915,
             in contemporanea con la prima offensiva ottomana nel Caucaso ad inizio anno,
             infatti, la Persia occidentale fu teatro di parecchi scontri interni che causarono
             preoccupazione ai governi di Londra e di San Pietroburgo le cui truppe furono
             inviate a nord e a sud della regione, contro le possibili iniziative militari di Co-
             stantinopoli.
                Risaliva all’autunno del 1914 l’accordo anglo-russo per dividersi la Persia
             tant’è  che  alla  fine  di  gennaio  del  1915  il  generale  zarista  Nikolai Yudenich
             a capo dell’armata russa del Caucaso inviò senza previo consenso dello shah
             Ahmad Qajar (ultimo a regnare della dinastia Qajar) una divisione di cavalleria
             nella regione di Tabriz, fino a raggiungere i confini della Mesopotamia setten-
             trionale.
                La brillante offensiva del generale Yudenich avrebbe posto successivamente
             le basi per una più congeniale penetrazione zarista nella Persia nord-occidentale
             grazie al concorso attivo e spontaneo di circa ottomila cosacchi persiani della
             guardia dello stesso shah, truppe scelte e addestrate dagli stessi istruttori militari
             russi.
                La lunga marcia verso sud fu quindi costellata di vittorie grazie alle quali ven-
             nero prese le città di Tabriz e Teheran, la capitale del regno, dove Ahmad Qajar si
             abbandonò alla protezione dei russi rinunciando a parte dei suoi effettivi poteri,
             atteggiamento che creò imbarazzi ai funzionari degli Imperi centrali presenti in
             Persia costretti ad abbandonare Teheran.
                I diplomatici tedeschi e turchi in un primo momento si diressero nella città
             santa di Qom  e nel luglio del 1916 si trasferirono a Kermanshah e soccorsi da
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             colonne ottomane provenienti dall’Azerbaijan, qui diedero vita assieme ai nazio-
             nalisti persiani a un governo provvisorio che annunciò una guerra di liberazione
             contro gli invasori russi e inglesi.
                La situazione andava a complicarsi.
                Intanto il diplomatico tedesco Wilhelm Wassmuss riuscì a organizzare alcune
             tribù del sud della regione e a scatenare una guerriglia, circoscritta ma intensa,
             contro le forze britanniche nei pressi del Golfo Persico.
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                La sommossa obbligò il generale di brigata britannico Sir Percy Sykes a pren-
             dere fulminee contromisure, Sykes si trovava infatti a Bushehr al comando delle
             truppe indiane già dall’agosto del 1915 e nel marzo del 1916 organizzò una divi-
             sione di fucilieri per un totale di undicimila uomini.



             30  Luogo sacro per i musulmani sciiti e sede della tomba di Fātimah bint Mūsā, figlia dell’imam
                sciita Musa al-Kadhim (al-Abwāʾ, 6 novembre 745 – Baghdad, 1° settembre 799).
             31  Vedi C. Sykes, Wassmuss “The German Lawrence”, Logmans, Green and Co., New York,
                1936.
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