Page 472 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
P. 472
472 il 1916. EvoluzionE gEopolitica, tattica E tEcnica di un conflitto sEmprE più EstEso
disastrosa, offensiva contro i russi nel Caucaso.
Quando i kemalisti affrontano questo tema sono concordi nel ricordare la
sconfitta è, proprio per questo motivo, l’eventuale ingresso nel secondo conflitto
mondiale venne scongiurato, inoltre la sinistra condannò anche l’alleanza con
gli Imperi centrali rei di aver trasformato l’Impero ottomano da “mezza colonia
europea” a colonia tutta tedesca.
Anche l’interpretazione conservatrice-islamica è molto interessante, per loro
infatti l’Impero ottomano assume grande importanza ma il giudizio negativo
sull’operato di Enver li accomuna alla sinistra.
La fine della guerra nella storiografia ufficiale turca può essere quindi sinte-
tizzata con la seguente affermazione “Non siamo stati noi a perdere la guerra, ma
i nostri alleati”, una completa presa di distanza e uno scarico delle responsabilità
sul comando tedesco.
Anche sui colpevoli (o il colpevole) dello scoppio della guerra la storiografia
turca ufficiale si mostra abbastanza compatta, il nome di Gavrilo Princip è poco
menzionato anche se il suo gesto viene considerato la causa diretta della guerra,
ma la stessa viene vista come un evento inevitabile e non scongiurabile, il risul-
tato dell’aspra rivalità fra le potenze mondiali.
La posizione ufficiale in Turchia è che tutte le grandi potenze sono responsa-
bili della guerra mondiale, un’escalation che portò un effetto domino che non si
riuscì a fermare, dunque alla fine la colpa è dell’Austria-Ungheria e della Ger-
mania colpevoli di non aver fermato la guerra.
Nel corso dello scorso decennio il governo islamico conservatore ha cercato
di “sgonfiare” le tesi kemaliste, la vecchia interpretazione islamica sta diven-
tando sempre più dominante e va ad identificarsi sempre più con l’Impero ot-
tomano, le guerre combattute dagli ottomani vengono definite come le “nostre
guerre”. La Turchia però è un altro Stato.
L’Impero ottomano esisteva prima della Turchia ma l’attuale governo di An-
kara e l’establishment dominante stanno cercando di idealizzare la prima guerra
mondiale e, in particolar modo, la battaglia di Gallipoli ma stavolta per esaltare
l’elemento musulmano, per dire “noi stiamo insieme come fratelli e sorelle”.
Questa sorta di glorificazione e, soprattutto, idealizzazione della battaglia
cerca di compattare l’attuale leadership del governo di modo da evitare conflitti
interni, anche i governi precedenti utilizzarono la medesima strategia eviden-
ziando, però, la figura di Mustafa Kemal.
L’attuale governo celebra persino il ricordo dell’altra grande battaglia, quella
di Sarıkamış, sfruttata per esaltare l’unità anche se, come sappiamo, rappresentò
la sconfitta forse più cocente patita dalle truppe ottomane nel corso della guerra
mondiale.
Quali sono quindi le conseguenze e il lascito della prima guerra mondiale per
la Turchia?

