Page 466 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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466 il 1916. EvoluzionE gEopolitica, tattica E tEcnica di un conflitto sEmprE più EstEso
Al termine del primo conflitto mondiale la forza di spedizione partita dall’E-
gitto pose sotto il proprio controllo i territori che oggi corrispondono agli Stati di
Israele, Giordania, Libano, gran parte della penisola araba e del sud della Siria. Il
Regno Unito aveva promesso nel corso della corrispondenza Husayn-McMahon
(1915-1916) che avrebbe appoggiato e sostenuto l’indipendenza araba se gli ara-
bi si fossero ribellati agli ottomani, ma le due parti ebbero non pochi contrasti
nell’interpretare gli accordi.
Tali difficoltà si palesarono anche per l’accordo segreto stipulato nel 1916 tra
il Regno Unito, la Russia e la Francia (Accordi Sykes-Picot) e la dichiarazione
Balfour del novembre 1917 che prometteva l’aiuto dei britannici agli ebrei per
l’istituzione di un “focolare ebraico” nella Palestina araba.
Dopo essere sbarcato a Bassora, e aver risalito il corso del Tigri, il 3 giugno
1915 il generale Charles Townshend al comando di circa 10mila soldati si portò
nei pressi di Amarah, abbandonata dalla esigua guarnigione ottomana composta
da soli duecento uomini e dai circa duemila residenti turchi fuggiti poi a nord.
Pochi giorni prima il comando ottomano di Baghdad aveva infatti ordinato
l’immediata evacuazione della cittadina sovrastimando la consistenza della co-
lonna inglese mentre un secondo nucleo di truppe anglo-indiane lasciò Bassora e
risalì l’Eufrate agli ordini del generale George Gorringe portandosi sulle sponde
del lago Hammar. Di lì a poco le truppe inglesi avrebbero conquistato Nassiriya
(25 luglio) rinforzando così il fianco sinistro dell’armata di Townshend. In ago-
sto l’intera Mesopotamia meridionale era ormai controllata dai britannici e le
importanti aree commerciali del Kuwait e del Golfo Persico potevano definirsi
al sicuro.
Il comando inglese iniziò quindi a predisporre l’avanzata verso il nord della
regione e dopo la sconfitta ottomana a Shaiba (avvenuta già tra il 12 e il 14 apri-
le) la 6ª divisione anglo-indiana solcò il Tigri a bordo di una flottiglia formata da
piccole imbarcazioni a vela, trasferendo così il contingente britannico ad Ama-
rah da dove Townshend lanciò la sua cavalleria in direzione nord fino ad Aziziya,
tra Kut e Baghdad.
Il generale inglese forte dei successi fino a quel momento ottenuti decise
quindi di affrontare definitivamente l’armata turca agli ordini del generale te-
desco von der Goltz e portare le truppe britanniche fino alla capitale della Me-
sopotamia, ma non andò tutto come previsto. Nel corso della battaglia di Ctesi-
fonte, combattuta dal 22 al 25 novembre del 1915 dalle truppe anglo-indiane e
da quelle ottomane, elementi della 35ª, 38ª, 45ª e 51ª divisione sotto il duplice
comando dei generali Nureddin pascià e Colmar von der Goltz travolsero le unità
di Townshend obbligandolo a un rapido ripiegamento verso sud. 27
no, 2000.
27 Le perdite britanniche furono di circa 4.600 uomini. Vedi The Battle of Ctesiphon, in The

