Page 48 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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                                           Medio Oriente
             Bosnia-Erzegovina, che era sotto la sua amministrazione dal 1878 ma che era
             ancora formalmente sotto la sovranità ottomana, e la Bulgaria aveva proclamato
             la completa indipendenza. Nel 1911 l’Italia operò il suo sbarco a Tripoli, dando
             inizio alla guerra libica; nel 1912 i piccoli stati balcanici, raggiunto un precario
             accordo, dichiararono in rapida successione guerra contro Costantinopoli e can-
             cellarono il dominio ottomano da quasi tutta l’Europa: solo i contrasti tra i vinci-
             tori, che sfociarono nella seconda guerra balcanica, permisero ai turchi di ricon-
             quistare quella parte orientale della Tracia che tuttora, con minime modifiche,
             forma la “testa di ponte” della Turchia sul continente europeo. In una terribile
             spirale negativa, le guerre balcaniche destabilizzarono ulteriormente gli equilibri
             intercomunitari in Anatolia, rafforzarono all’interno delle élites armene le spinte
             indipendentiste e accentuarono il sospetto nei confronti degli armeni da parte
             dei “giovani turchi”. Proprio all’inizio del 1914, il sultano Mehmed V firmò
             un accordo che apriva la porta al controllo dei “distretti armeni” dell’Anatolia
             nord-orientale da parte delle grandi potenze. L’unica potenza amica appariva la
             Germania. I “giovani turchi”, inoltre, dovevano iniziare a guardare con sospetto
             anche al notabilato arabo, buona parte del quale osteggiava il loro riformismo
             occidentalista.
                Al momento dello scoppio della Grande Guerra l’Impero Ottomano era for-
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