Page 52 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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52            il 1916. EvoluzionE gEopolitica, tattica E tEcnica di un conflitto sEmprE più EstEso


                                            gli ultimi mesi del 1915 il generale Charles
                                            Townshend  (1861-1924),  comandante  della
                                            sesta divisione, contro il parere del suo supe-
                                            riore, generale John E. Nixon (1857-1921),
                                            puntò addirittura su Baghdad, ma poi fu co-
                                            stretto a ritirarsi a causa della crescente su-
                                            periorità numerica del nemico. Inseguito da
                                            un contingente ottomano, il 3 dicembre 1915
                                            si rinserrò con i suoi soldati nella cittadella
                                            di  Kūt  al-ʽAmāra  (“fortezza  in  muratura”;
                                            spesso per antonomasia al-Kūt; circa 80 km a
                                            sud di Baghdad), presso il Tigri . Il 5 dicem-
                                                                        5
                                            bre 1915 sopraggiunsero le truppe ottomane
                                            e misero la cittadella sotto assedio. Le trup-
                                            pe inseguitrici erano guidate dal colonnello
                                            Nureddin  İbrahim  (1873-1932),  noto  anche
                Sir John E. Nixon (1857-1921)  come Sakallı Nureddin (Nureddin il Barbu-
             to), che però era sottoposto all’autorità del feldmaresciallo Wilhelm Leonard
             Colmar von der Goltz (1843-1916). Il 20 gennaio 1916 Nureddin, in polemica
             con la tutela tedesca, chiese di essere destinato ad altro compito. Nureddin, che
             poi arriverà al grado di generale e quindi al titolo di pascià, sarà una delle figu-
             re più controverse della successiva guerra d’indipendenza turca: sarà lui, per
             esempio, a far impiccare il metropolita ortodosso di Smirne subito dopo aver
             riconquistato la città, nel settembre 1922. In generale, fu una figura che si pre-
             stava volentieri ai “lavori sporchi”. Mustafa Kemal non mancò di servirsene ma
             lo temeva e lo disprezzava, come altri della sua risma. Per breve tempo, dopo
             la proclamazione della repubblica, Nureddin cercherà di coagulare attorno a sé
             l’opposizione alla leadership del Padre della Patria, ma fu messo presto in riga e
             tutto sommato fu fortunato a salvare la vita.
                Al posto di Nureddin, Enver pascià, ormai comandante in capo delle forze
             armate ottomane, inviò il colonnello Halil (1881-1957). Halil era zio di Enver,
             benché fosse di qualche mese più giovane di lui, e come Enver accettava la
             supervisione tedesca . Ripetuti tentativi britannici di venire in soccorso degli
                                6

             5  Tra le parecchie diverse traslitterazioni, segnaliamo che frequentemente si trova quella in cui
                la a breve e chiusa dell’articolo è traslitterata con e. Il segno sulla u e su una delle a indica
                evidentemente vocale lunga (idem per la i in nomi successivi). La ʽ (spesso omessa) indica una
                consonante gutturale difficilmente descrivibile e assai difficilmente riproducibile da chi non
                è arabo. Townshend è lodato invero oltre misura e oltre ogni ragionevolezza da Liddell Hart
                (vedi opera citata nella bibliografia, pp. 192-193 e 344-345).
             6  Riguardo a Halil, dobbiamo nuovamente spiegare qualcosa onde evitare confusioni. In vari
                testi si può leggere che Halil Kut fu il vincitore di Kūt al-ʽAmāra, il che può far pensare a
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