Page 178 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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178 il 1917. l’anno della svolta
ai danni dei Gotha. Anche se dalla fine di settembre le incursioni avevano visto
la partecipazione di qualcuno dei giganteschi plurimotori Staaken R.VI del Rfa
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501 (Riesen-Fliegerabteilung 501), l’offensiva stava ormai perdendo slancio.
Ripresa in gennaio, la campagna di bombardamenti sarebbe stata interrotta in
marzo, per impiegare i bombardieri in appoggio alle operazioni in corso in Fran-
cia, e definitivamente sospesa dopo l’incursione della notte del 19 maggio 1918,
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quando andarono perduti 6 dei 18 Gotha arrivati su Londra.
Tra la fine del 1916 e l’inizio del 1917 erano stati costituiti i Kagohl 4, 5, 6,
gli ultimi due sciolti dopo pochi mesi, con il compito di condurre operazioni di
bombardamento notturno, soluzione adottata anche dal Kaghol 1 al ritorno dalla
Macedonia e poi, come si è visto, anche dal Kagohl 3. Nel dicembre del 1917 i
Kagohl vennero ridenominati Bogohl, Bombengeschwader der Obersten Heere-
sleitung, riportandone il numero a otto e organizzandoli su tre squadriglie di una
decina di velivoli. Fu in quel periodo che il Kagohl 4 si trasferì sui campi di volo
nella zona di Pordenone. Sulla base dell’esperienza maturata le indicazioni per
l’impiego del Kagohl 4, poi Bogohl 4, prevedevano innanzitutto il bombarda-
mento dei campi di aviazione italiani per disturbarne l’operatività e contrastare
la ripresa di un avversario che, con il concorso dei contingenti alleati, stava rapi-
damente riguadagnando la superiorità aerea persa nei giorni di Caporetto. Scopo
di questi attacchi di controaviazione non era tanto distruggere gli aeroporti, cosa
che avrebbe richiesto un numero ben maggiore di velivoli, quanto impedirne la
normale attività con uno sforzo protratto nel tempo. Il secondo compito affidato
al reparto era il martellamento delle infrastrutture “strategiche”, come i punti
nodali delle linee ferroviarie, i magazzini e i depositi, gli impianti industriali,
in un contesto di interdizione. Gli obiettivi da battere erano dunque puramente
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militari ma certo non c’erano troppe preoccupazioni per i danni collaterali. Al-
cune pubblicazioni del dopoguerra sono categoriche nell’escludere qualunque
intento terroristico, ma dalle dichiarazioni dei prigionieri emerge un quadro più
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ambiguo che suggerisce un impiego “contro forza” non disgiunto da un impiego
“contro valore”.
I bombardamenti dell’estate del 1917, a cominciare dal primo attacco diur-
no su Londra del 13 giugno che fece registrare un numero di vittime superiore
34 Il Riesen-Fliegerabteilung 501 si rischierò nei pressi di Gand il 22 settembre 1917 e con una
media di una mezza dozzina di velivoli in dotazione totalizzò 30 sortite in 11 missioni sulla
Gran Bretagna senza subire perdite in combattimento, a differenza del Kaghol 3 che perse in
combattimento 28 Gotha G.IV. Per incidente andarono perduti 2 R.VI e 32 G.IV.
35 T. Fegan, op. cit., pag. 70.
36 Harry von Bülow, maggiore, “La guerra aerea nell’offensiva austro-tedesca contro l’Italia
nell’autunno 1917”, Rivista Aeronautica, giugno 1928, pp. 516-528.
37 Maj. Georg Paul Neumann, The German Air Force in the Great War, Londra, 1920, ristampa
anastatica The Naval & Military Press Ltd., Uckfield, s.i.d., pp. 166-167.

