Page 177 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
P. 177
II SeSSIone - Il 1917. ASpettI mIlItArI 177
alimentavano le forze britanniche in Francia, i bombardieri avevano incontrato
un’opposizione sempre più decisa e subito perdite crescenti, tanto da indurre
l’alto commando dell’esercito a impiegare il Kagohl 3 solo con il favore dell’o-
scurità. In Germania si stava da tempo considerando la possibilità di inviare i
bombardieri sull’Inghilterra anche di notte e, prima ancora che il Kaghol 3 en-
trasse in azione, nel febbraio del 1917 uno dei suoi ufficiali, il tenente Wolfang
Weese, aveva presentato uno studio intitolato Attacchi aerei sull’Inghilterra in
cui proponeva di dare il via a una campagna di bombardamenti che coprisse l’in-
33
tero arco delle 24 ore. Se le condizioni meteorologiche lo avessero permesso, a
incursioni diurne effettuate da uno stormo di 45 velivoli avrebbero dovuto segui-
re incursioni notturne eseguite da una formazione di 30, così da poter battere con
continuità l’obiettivo fino a ottenere l’effetto desiderato, che si riassumeva nello
spezzare la volontà di combattere del popolo britannico. Rispetto allo studio di
Hoeppner lo scopo veniva quindi caratterizzato in termini diversi, maggiormente
in linea con un’idea di guerra totale, e diverse erano anche le dimensioni dello
strumento da utilizzare, dal momento che Weese ipotizzava la creazione di una
forza da bombardamento di almeno 120 bimotori. Lo studio anticipava che la
possibilità di colpire Londra di giorno sarebbe venuta meno dopo due o tre mesi
al massimo, e che da quel momento in poi sarebbe stato giocoforza limitarsi agli
attacchi notturni, il che fu esattamente ciò che si verificò.
La serie delle incursioni alla luce della luna fu aperta nella notte sul 4 settem-
bre da una pattuglia di 4 Gotha che colpirono un dormitorio della Royal Navy
uccidendo 132 marinai e ferendone un centinaio, e la notte seguente fu la volta
di Londra, dove tra lo Strand e il Victoria Embankment si contarono 19 morti
e 71 feriti. Le difese antiaeree della capitale furono immediatamente rafforzate
riposizionando batterie e aerofoni e creando nuove cortine di sbarramento con
cavi d’acciaio sorretti da palloni frenati. Tutto questo non impedì una nuova se-
rie di devastanti attacchi con l’ultima luna di settembre, tra il 24 settembre e il 2
ottobre, con effetti molto pesanti sul morale della popolazione nonostante perdite
meno gravi di quanto si sarebbe potuto temere, complessivamente 69 morti e 260
feriti. L’arrivo dell’autunno portò a un rallentamento degli attacchi, mentre le
perdite in combattimento e per incidenti portavano all’uscita di scena degli equi-
paggi più esperti sostituiti da rimpiazzi spesso non sufficientemente addestrati
per riuscire a padroneggiare una macchina difficile come il Gotha. Il Kaghol 3
tornò su Londra la notte del 31 ottobre con 22 velivoli, impiegando per la prima
volta degli ordigni incendiari, che peraltro in buon numero non si attivarono,
poi fu la volta di Sheerness, Margate, Dover e ancora Londra in quella tra il 5 e
il 6 dicembre, e chiuse l’anno il 18 dicembre con un ultimo infruttuoso attacco
alla capitale britannica in cui la caccia notturna ottenne il suo primo successo
33 R. Cross, The Bombers, Macmillan Publishing Co., New york, 1987, pag. 47.