Page 176 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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             denominata in codice Operazione Turkenkreuz, la cui genesi è da ricondurre a
             uno studio dell’inverno del 1916 in cui il tenente generale Ernst Wilhelm von
             Hoeppner, dal mese di ottobre in carica quale Kommandierender General der
             Luftstreitkräfte (Kogenluft), suggeriva all’alto comando dell’esercito di utiliz-
             zare per colpire la Gran Bretagna i nuovi bombardieri classe “G”, dal momento
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             che i raid degli Zeppelin incontravano sempre maggiori difficoltà.  La soluzione
             poteva venire dai bimotori Gotha G.IV, dei quali era previsto l’ingresso in servi-
             zio nel febbraio del 1917, ipotizzando di equipaggiare con 30 di queste macchine
             uno degli stormi da bombardamento. Ne sarebbe derivata la costituzione del
             Kagohl 3, con la missione di “disgregare l’industria bellica britannica, disor-
             ganizzare le comunicazioni verso i porti di imbarco e ostacolare il trasporto di
             materiale bellico attraverso la Manica”.
                Il Kaghol 3 tornò a colpire il 5 giugno, attaccando con 22 velivoli il porto e
             l’arsenale di Sheerness, sempre in Kent, un’incursione che in meno di cinque
             minuti causò tra l’altro 13 morti e 34 feriti. Un Gotha che si era abbassato troppo
             venne abbattuto dalla contraerea e altri vennero danneggiati al rientro dai caccia-
             tori del Royal Naval Air Service decollati da Dunkerque, ma questo non impedì
             ai bombardieri tedeschi di tornare ad attraversare la Manica una settimana più
             tardi, arrivando finalmente su Londra. Il 13 giugno 14 dei 20 Gotha decollati alle
             10,00 dal campo di Gontrode a sud di Gand si presentarono alle 11,35 a 5.000
             metri di quota nel cielo della capitale sganciando in due minuti 72 bombe sulla
             zona della stazione di Liverpool Street e sui dock. I morti furono questa volta
             162 e 435 i feriti, numeri mai registrati in precedenza e tra i quali si contavano
             purtroppo 18 bambini uccisi da un ordigno che aveva colpito la Upper North
             Street School. Gli incursori rientrarono senza inconvenienti alle loro basi e, se in
             Gran Bretagna l’indignazione e la rabbia crebbero a dismisura, come dimostra
             l’appellativo di “baby killers” subito attribuito agli aviatori tedeschi, in Germa-
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             nia le reazioni furono del tutto opposte.  Ora era possibile colpire la capitale
             britannica con una precisione e un’efficacia che gli attacchi degli Zeppelin non
             permettevano e il Kaiser Guglielmo II espresse la sua riconoscenza e la sua sod-
             disfazione decorando Brandenburg con la più alta onorificenza tedesca, il Pour le
             Mèrite, mentre le accuse di atrocità venivano respinte rimproverando al governo
             britannico di non aver evacuato i civili da città come Londra e Dover.
                I Gotha attaccarono le città portuali di Harwich e Felixstowe il 4 luglio, tor-
             narono su Londra il 7 luglio, colpirono ancora Harwich e Felixstowe il 22 luglio,
             Chatam il 12 agosto e Dover, Margate e Ramsgate il 22 dello stesso mese. In
             questa sequenza di attacchi, che oltre alla capitale aveva interessato i porti che


             31  R. Cross, The Bombers, Macmillan Publishing Co., New york, 1987, pag. 41.
             32  T. Fegan, The “baby killers”. German air raids on Britain in the First World War, Pen&Sword
                Books Ltd, Barnsley, 2002, pag. 52
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