Page 190 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
P. 190
190 il 1917. l’anno della svolta
il 10 aprile 1882. Il 9 ottobre 1917,
l’ufficiale entrò in combattimento in
zona di guerra come pilota prima con
la 76ª Squadriglia e successivamen-
te con la 70ª Squadriglia aeroplani da
caccia Henriot, della quale divenne
comandante. Durante le sue numero-
se sortite aeree nei cieli nemici riuscì
ad abbattere un velivolo avversario e a
compiere più di 50 voli di guerra e 20
missioni di scorta. Per le sue innume-
revoli operazioni al termine del con-
flitto gli fu concessa la medaglia d’ar-
gento al valor militare con la seguente
motivazione: “ardito pilota da caccia
e ottimo comandante di squadriglia
prese parte a numerosi mitragliamenti
a bassa quota contro truppe nemiche
ritornando spesso con l’apparecchio
gravemente danneggiato dal tiro av-
ernesto Cabruna versario. Il 17 giugno 1918 sotto la
pioggia dirotta abbassatosi per meglio
colpire il bersaglio e rimasto gravemente ferito il dolore e la copiosa perdita di
sangue riuscì a riportare l’apparecchio al proprio campo. Costante esempio ai
suoi dipendenti di audacia e di costanza e di elevato sentimento del dovere”.
Sempre ad ottobre si distinse anche il Brigadiere Edgardo Baldazzi, nato a Ce-
sena il 9 dicembre 1890, il quale, destinato in zona di operazioni con la 118ª
Squadriglia aeroplani da ricognizione “Saml”, portò a termine varie missioni pe-
netrando in profondità le linee nemiche e acquisendo informazioni preziose. In-
gaggiò più volte vittoriosamente combattimento con
pattuglie avversarie meritando, per le sue operazioni
in volo, la medaglia d’argento al valor militare, che
gli fu conferita con la seguente motivazione: “Pilota
di aeroplano abilissimo, nelle innumerevoli azioni di
guerra compiute, portò sempre a termine i compiti af-
fidatigli, attraverso l’intenso tiro antiaereo che spesso
gli danneggiò gravemente l’apparecchio, e nonostan-
te la minaccia di più velivoli nemici, di cui sostenne
audacemente l’offesa, impegnando combattimento. In
ogni occasione dette costanti, mirabili prove di auda-
cia, fermezza e sprezzo del pericolo”. ernesto Sequi